Edizione numero 3 per Vival – il salone del benessere Pinerolese, che da quest’anno cambia luogo di esposizione portandosi all’interno della Cavallerizza Caprilli, per un weekend tutto dedicato alla salute ed alla cura della persona. E proprio il cavallo pare essere l’ospite d’onore, onorato nella sua sede storica (peraltro davvero bella, il classico luogo di Pinerolo davanti al quale si passeggia molto ignorando la qualità degli interni) con visita alle stalle, momenti di cavalcatura ed un ampio spazio dato al Museo della Cavalleria, con ricca raccolta di immagini, banco informazioni ed una delle ricostruzioni di battaglie in modellino che si possono ammirare al suo interno.
Il centro dell’evento rimane in ogni caso il benessere, con una selezione di stand che coprono tutte le declinazioni del relax e della cura del corpo: prodotti, trattamenti, sistemi di ventilazione, oggetti per la casa, trucchi etc. Alla parte fieristica è stato poi abbinata una serie di attività dimostrative e conferenze (con momenti studiati anche per intrattenere i più piccoli), arrivando così a parlare anche di energia pulita e gastronomia. Angoli di arte e fotografici hanno poi completato l’interno della manifestazione, amalgamandosi negli aspetti più direttamente commerciali, dando una buona offerta di elementi da visitare, facilmente ritrovabili nelle tante cartine messe a disposizione negli stand, che hanno offerto a livello tematico anche un intero settore al turismo ed a quanto da visitare nelle nostre vallate e nell’Alta Val Chisone, già in passato gradita ospite dell’esposizione.
Infine, dato che come vivere bene si intende anche mangiare bene, si sono trovate alcune aree relax dedicate al cibo, con gofri, dolci delle Langhe, specialità argentine e la granita siciliana originale.
Nel complesso quindi Vival nel suo terzo anno riesce a mantenere interessante l’offerta, con un grande lavoro nello strutturare all’interno del maneggio coperto diverse aree da percorrere, mettendo in risalto le immense capacità di utilizzo di un luogo come quello, la cui ampiezza e la cui storia potrebbero davvero farlo rinascere come centro espositivo di grande valore.
Mentre quindi fantastichiamo su future “expo” possibili dentro questa cornice, come sempre vi lasciamo alla galleria immagini: