Il coraggio di vivere la vita. Di buttarsi in un’esperienza nuova, di iniziare una sfida che sembra impossibile, di darsi un’altra possibilità. Nonostante le difficoltà, nonostante tutto.
C’è molto più di questo nell’incontro in programma giovedì 14 novembre alle 20.45 presso il salone Engim di Pinerolo (via Regis 34) “Viva la vida. Mi butto o non mi butto?”: un’esclamazione e una domanda scelte dagli organizzatori per affrontare un tema che ha in sé sfaccettature diverse, testimonianze positive e riflessioni importanti.
Dopo il primo appuntamento dello scorso anno, segnato dall’incontro con la campionessa paralimpica di tiro con l’arco Elisabetta Mijno, la squadra composta dal Centro di Aiuto alla Vita, dalla redazione del quindicinale Vita Diocesana, dalla Pastorale Giovanile e dalle parrocchie Spirito Santo e Murialdo torna con una nuova proposta, sotto l’egida della Diocesi di Pinerolo, che è un misto di attualità e racconto, musica e speranza.
A fare gli onori di casa il vescovo, mons. Derio Olivero, che aprirà la strada ai tre ospiti: la psicologa e psicoterapeuta Giada Bollati, che affronterà il tema del disagio e del suicidio giovanile; Earvin, un ragazzo in cammino presso la Comunità Cenacolo di Suor Elvira, “testimone del passaggio dalle Tenebre alla Luce”, che condividerà la sua forte esperienza di ex tossicodipendente che ha ritrovato la gioia di vivere; ed Elisa Trecastagne, la prima studentessa disabile italiana iscritta alla facoltà di Scienze Motorie, un terremoto di vita e sensibilità che lotta ogni giorno contro le discriminazioni e per i diritti dei ragazzi con disabilità, in ogni campo.
Un approfondimento e due testimonianze, intervallate dalla musica dei Soundway To Heart, giovane gruppo musicale pinerolese. Per una serata, a ingresso libero, adatta a tutti, dai giovani agli adulti. Perchè, in fondo, tutti abbiamo una nuova sfida che ci sembra impossibile, un’esperienza che forse ci spaventa, il bisogno di trovare, ogni giorno, il coraggio di vivere la vita.