Quest’anno TuttoMele arriva nei suoi primi 40 anni di attività: dopo tutti questi anni quale sarà ancora il segreto del suo successo? Per capirlo meglio, questa volta abbiamo voluto fare un esperimento.
Se infatti nelle sue prime edizioni seguite su Pineroloplay.it lo avevamo seguito nel giorno del martedì, ovvero in concomitanza con la fiera agricola ed il mercatino dei bambini, per poi passare l’anno passato (2018) a scrivere un report sul suo weekend finale, e quindi nel suo momento più affollato, per il 2019 abbiamo fatto il nostro viaggio nella fiera delle mele di Cavour in un giorno settimanale, il mercoledì, uno dei due con meno presenza di visite.
Il motivo? Concentrarci un po’ di più su ciò che concretamente si trovava nell’evento, senza momenti particolari giornalieri e senza il riempimento per l’occhio del pubblico.
Quello che ne esce è sicuramente interessante: dopo l’articolo sullo scorso anno (che a questo punto vi metto in link qua: http://www.pineroloplay.it/tuttomele-2018-un-successo-di-cui-parlare-report-e-foto/ ), dove cercavamo le origini del successo di questa manifestazione, qui è chiara fin dal principio una cosa: TuttoMele è oramai una palese fotocopia delle edizioni precedenti, e questo proprio nella sua struttura portante. Intendiamoci: è bene che nel weekend ci siano delle parentesi in più, così come una buona animazione nelle serate, però come ho già scritto in passato per altri eventi, siamo di fronte all'”effetto presepe”. Chi fa il presepe spesso tende a prendere le stesse statue da anni e metterle nello stesso identico modo, giusto perchè si deve portare a termine la tradizione, e qui ci siamo vicini come idee.
I banchi, le attività, gli spazi espositivi con le diverse qualità di mele sono non solo sempre gli stessi ma pure sistemati nello stesso identico modo: formula che vince si tende a non cambiare, ma con il non cambiare mai sarà l’evento stesso a risentirne particolarmente. Ogni tanto perlomeno da un anno all’altro veniva modificata la disposizione interna di alcuni elementi, mentre ora tante foto che trovate nella gallery qua sotto sembrano prese da uno o due anni fa, la differenza è inesistente.
Tradizione non è necessariamente male, ma basta trovare una formula che mostri sempre qualcosa di nuovo: un esempio lodevole sono stati infatti i piccoli spazi dedicati ai paesi del Pinerolese, con delle trovate, ovviamente a tema mele, piccole ma artistiche e realizzate con fantasia.
Parlavo poi di giornata con minore passaggio: credo ci sia piuttosto evidenza di come il pubblico di base sia invecchiato, e si sia rimasti focalizzati su quello. Bene come dicevo per le serate, ottimo per la fiera che rimane una delle più importanti localmente, ma è tempo di un pizzico di modernità in più.
In sostanza, TuttoMele continua a vincere per il suo essere evento grande e con offerte specifiche su alcune giornate in un momento di scarsità di eventi ad ampio respiro sul territorio pinerolese, specialmente in quei due weekend giusto un paio di settimane prima della grancassa dei momenti a tema natalizio. Già però come ricerche del programma il numero di visite sul nostro sito si è ridotto rispetto agli scorsi anni, e forse sta andando in parte genericamente a perdersi. Il traguardo delle 40 edizioni è importante, ma ora più che mai è necessario un “twist” stile Artigianato Pinerolese, un passaggio ad una nuova età, per garantire altrettanta lunga vita alla festa delle mele.