Consueta galleria di foto e report per l’edizione 2015 di TuttoMele, che quest’anno porta avanti sin dal suo nome “Revolution” la voglia di cambiare e di percorrere nuove strade, portando avanti la tradizione ma rimodernandosi, anche per far fronte alle sempre maggiori difficoltà economiche, specie per quanto concerne fiere di tale portata. In realtà diciamo da subito che i passi in questo verso non sono stati moltissimi, limitandosi ad amalgamare nel tessuto dell’evento anche qualche momento dedicato all’arte ed all’artigianato, mentre per il resto quel che si è trovato è molto simile agli anni precedenti, suddiviso tra spazi dedicati alle mele, tendoni gastronomici e commerciali di esposizione, musica e cabaret come spettacoli correlati.
La forma base dell’evento, compreso la sua stessa insegna è la cassetta in legno, che da contenitore diventa oggetto di costruzione di angoli espositivi simpatici ed in tema; è sempre interessante trovare pannelli e percorsi dedicati a spiegare le tecniche di coltivazione delle mele e la loro diversa formazione a seconda degli incroci, ma anche qua si cade spesso nel già visto. Nella giornata della nostra visita, il martedì 10 novembre, si è poi assisito ad un triplice mercato: quello fruttifero, quello tradizionale per le piazze del centro ed infine quello delle pulci tenuto da bambini e ragazzi. Interessante ed idea molto carina, ma congestionata all’interno delle stesse vie della manifestazione, e che magari avrebbe meritato un piccolo spazio a sè.
Un passo alla volta
Gli spazi già noti si animano con convegni a tema, opere d’arte a colpi di frutto e vari corsi di visual food e cucina generale. Divertente la sfida tra le varie qualità di mele in bellezza e sapore, lasciate al giudizio dei tanti visitatori della fiera. Per il resto sia come spazi commerciali generici che per quelli dedicati ai prodotti locali la qualità è buona ma ci si distoglie di veramente poco dall’anno scorso.
Quindi potremmo lasciarci alle foto con una laconica consapevolezza che quanto visto non è poi discosto molto dagli altri anni, e che ci sia ancora tanto altro da fare e studiare per modernizzare l’evento… e invece no.
Perchè il passo più grande per quest’anno è stato proprio arrivare a farlo l’evento, a garantirlo ampio e ricco di piccoli eventi per ogni giornata e serata nonostante il terribile tempo dei mesi s
corsi, che ha sconvolto le campagne devastando i raccolti come non capitava da veramente molto tempo. Se la preoccupazione degli organizzatori era nell’estetica (mele brutte a vedersi), in realtà è facile rendersi conto di ciò mediante un po’ di occhio e matematica.
Infatti passato il weekend, momento di maggiore concentrazione di visitatori, nei giorni settimanali si notavano i buchi spesso presenti tra le varie cassette, dato che le “mele di ricambio” non erano veramente molte.
Perciò un plauso a chi ha saputo nonostante tutto mantenersi perlopiù su di uno standard noto, ma mantenendolo a dispetto della situazione, con impegno e con spirito vivace: una cosa semplice e divertente è sempre meglio di qualcosa di sballato e mal fatto, come … una gallina in bici, che sì, potete trovare nella gallery!
