Tanta la carne al fuoco, tanti gli eventi che hanno avuto luogo domenica 16 febbraio a Pragelato che, seppure colpita da una nevicata che non ha accennato minimamente ad arrestarsi, ha dimostrato come sia possibile rendere una giornata ricca di tante piccole cose senza accavallare tra loro i numerosi momenti organizzati. Il tempo come detto non è stato clemente, ma è restata sicuramente salda la ottima figura fatta con la delegazione della città tedesca di Ober – Ramstadt, presente per festeggiare i 40 anni di gemellaggio.
Si parte nel mattino con la “Ciaspolata degli Escartons”, percorso sulla neve che sta diventando appuntamento annuale tradizionale da compiere per l’appunto con indosso le ciaspole; si legge da comunicato:
C’è chi l’ha fatta tutta di corsa, senza risparmiare energie, come nel caso di Stefano Galliana, autore del miglior tempo assoluto. Galliana, già vincitore lo scorso anno, ha infatti coperto i 6 km di percorso con il tempo di 52’25’’. Completano il podio assoluto e maschile Franco Tomalino (59’02’’) e Paolo Peccetti (1h.00’55’’). In campo femminile il successo è andato a Ilaria Bertino, autrice del quarto miglior crono assoluto (1h.03’20’’). La piazza d’onore è stata conquistata da Fausta Vitagliano (1h07’54’’) mentre sul terzo gradino del podio è salita Sara Camoletto (1h09’28’’). Tante le famiglie al gran completo che hanno partecipato alla camminata: dal nonno ai nipotini sino ai fedeli amici a quattro zampe, pure loro muniti di pettorale con numero di gara. Tutti insieme per condividere una giornata a contatto con la montagna attraversando Pragelato e le sue frazioni lungo un percorso facile ad anello disegnato intorno al torrente Chisone, che divide in due la cittadina olimpica, con partenza ed arrivo al Villaggio Gofree con ben tre punti ristoro e un grande pasta party a fine gara.
Dalle 12 alle 14 gli appassionati di corse automobilistiche hanno potuto osservare le prodezze sul ghiaccio di abili piloti nella pista a loro destinata; ma la nevicata, che nel frattempo si fa sempre più abbondante, non ferma anche gli appassionati d’arte, che poche ora dopo hanno visitato la Galleria Tinber, così come la stessa delegazione tedesca, dove proprio quei paesaggi innevati sono il cardine dei paesaggi immortalati dal pennello di Pierflavio Gallina, la cui esposizione durerà ancora sino al 30 marzo.
Alle 18.30 allievi e maestri di sci si sono esibiti sulla pista “Baby” in una fiaccolata, realizzata usando bastoncini luminosi in modo da rendersi visibili anche a distanza, e soprattutto anche nel maltempo.
Il meglio è stato però riservato per la serata: dopo una cena abbondante a base di prodotti tipici montani realizzata esclusivamente per i rappresentanti delle delegazioni (Pragelato e Ober – Ramstadt), chiusa da canzoni tradizionali in lingua patois eseguite da un coro di bambini: atmosfere suggestive e premiate da un bell’applauso. Preso il caffè, vi è stata una piccola inversione sul programma, posticipando il momento di raccoglimento liturgico presso la mansarda del Museo del Costume: un evento storico e di forte carica spirituale, che ha visto in uguale sede tre rappresentanti religiosi quali il parroco di Pragelato don Mauro Roventi Beccari, il pastore valdese Enrico Benedetto ed il pope ortodosso padre Ciprian. All’uscita sono state distribuite delle torce infuocate ai presenti, che hanno poi sfilato lungo la piccola via sino in piazza Pragelatesi nel Mondo, dove sono stati posti alcuni ceppi, anche questi infuocati, per rappresentare un falò in barba alla neve: i presenti si sono posti in circolo all’interno dei fuochi, per un canto corale di grande suggestione.
Fiamme sulla terra e ghiaccio dal cielo, un contrasto che ha illuminato la notte e che ha dimostrato la grande passione dei pragelatesi per la propria terra. La nottata si è conclusa infatti con il massimo dei festeggiamenti: Casa Pragelato fa scomparire i tavoli della cena e diventa il luogo migliore per ballare i ritmi di un tempo… in versione moderna! Grande scoperta infatti quella dei Bogianen, gruppo molto giovane che unisce la musica moderna, quasi folk – rap – punk, con i brani ed i balli della tradizione occitana: il piemontese ed il patois riescono così a non passare mai di moda, caricando anzi di piena energia tutta la stanza. Ghironda rulez, insomma.
Complimenti dunque alla Pro Loco ed a tutti gli organizzatori per avere confezionato una giornata davvero da ricordare, e che speriamo possa mantenere un buon ricordo negli amici di oltre confine. Ed ora vi lascio ad una galleria fotografica: