Parte da domani, venerdì 11 luglio 2014, la nuova edizione de Una Torre di Libri, appuntamento dedicato alla scrittura di Torre Pellice: tanti i nomi importanti che si presenteranno alla manifestazione, raccontando una moltitudine di storie ed esperienze diverse, tracciando un quadro articolato della nostra storia e della modernità; presenti inoltre alcuni momenti musicali e teatrali.
Segue il programma completo dell’evento, che durerà da venerdì 11 luglio sino a sabato 2 agosto.
Il programma
Venerdì 11 luglio
Una Torre di Libri 2014 inizierà ufficialmente con una presentazione – aperitivo in compagnia di uno dei più importanti scrittori italiani contemporanei: Antonio Moresco. Dopo un’infanzia segnata dall’esperienza del collegio religioso e una lunga militanza nella sinistra extraparlamentare, Antonio Moresco ha intrapreso un
sofferto apprendistato letterario, protrattosi per quindici anni e terminato con la pubblicazione nel 1993 di tre racconti. Da allora ha pubblicato numerose opere, fra le quali: “Lettere a nessuno” (2008), “Gli incendiati” (2010), “La lucina” (2013) e il suo ultimo “Fiaba d’amore” (2014). Meditazione estrema e inattuale sull’amore dietro un velo di desolazione e dolcezza, questa fiaba controcorrente indica un diverso cammino in questi tempi di chiusura degli orizzonti, ridando spazio all’invenzione della vita e del mondo.
Antonio Moresco
Piazza Municipio – ore 18
Venerdì 11 luglio
Nome d’arte di David Ottolenghi, Gioele Dix è nato a Milano nel 1956, da una famiglia ebraica. Muove i primi passi nel teatro alla fine degli anni settanta, promuovendo e animando la cooperativa milanese del Teatro degli Eguali. Il nome d’arte nasce nel 1987 dopo un provino allo Zelig con Gino e Michele: “Fin da ragazzino sognavo un nome con la x, che non fosse Craxi: Tom Mix, Otto Dix. Gioele è il nome di un profeta della Bibbia, omaggio alla mia identità ebraica”. Raggiunge
la popolarità nel 1988 nel varietà televisivo Cocco di Rai 2 con il personaggio dell’automobilista “incazzato come una bestia!”. Nel 2007 entra come comico nel cast di Zelig con il suo personaggio storico dell’automobilista. Il suo ultimo libro (2014) è “Quando tutto questo sarà finito. Storia della mia famiglia perseguitata dalle leggi razziali”. Gioele Dix sapeva che suo padre Vittorio custodiva una storia, ma per anni non era riuscito a farsela raccontare. Finché un giorno finalmente lo ha convinto, si è seduto davanti a lui e si è messo ad ascoltare. Ne è nato questo libro intenso e prezioso: la storia di una famiglia di
ebrei italiani, era il 1938, che come molte altre fu colta di sorpresa dalle leggi razziali. Di un ragazzino che non capisce perché deve lasciare la propria scuola, la propria casa, mettere tutto quello che può dentro uno zaino e fuggire. Una storia di paure, di scelte fatali, di umiliazioni. Ma anche di lampi di inaspettata bontà umana, di angeli all’inferno. Di fiducia, speranza, ostinato ottimismo. La storia di un padre e di un figlio, raccontata da un padre a un figlio.
Gioele Dix
Piazza Municipio – ore 21
Sabato 12 luglio
Clara Sánchez, spagnola, ha raggiunto la fama mondiale con il bestseller “Il profumo delle foglie di limone”, in cima alle classifiche di vendita per oltre due anni. In Italia ha pubblicato anche “La voce invisibile del vento” e “Entra nella mia vita”. È l’unica scrittrice ad aver vinto i tre più importanti premi letterari spagnoli: il premio Alfaguara nel 2000, il premio Nadal nel 2010 e il premio Planeta nel 2013 con “Le cose che sai di me”.
«Clara Sánchez è una maestra nel descrivere la linea sottile che divide la
verità dal mistero. Le cose che sai di me è il suo capolavoro.» «El Mundo»
Il piccolo pezzo di cielo che si intravede dal finestrino è di un azzurro intenso. Patricia è sull’aereo che la sta riportando a casa, a Madrid. All’improvviso la sconosciuta che le è seduta accanto le dice una cosa che la sconvolge: «Qualcuno vuole la tua morte». Patricia è colpita da quella rivelazione, ma poi ripensa alla sua vita e si tranquillizza: a ventisei anni è realizzata, felicemente sposata e con un lavoro che la porta a girare il mondo. Niente può turbare la sua serenità. È sicura che quella donna, che dice di riconoscere le vibrazioni emanate dalle persone, si sbaglia. Eppure a Patricia, tornata alla routine di sempre, iniziano a succedere banali imprevisti che giorno dopo giorno si trasformano in piccoli incidenti…
Clara Sánchez
Piazza Municipio – ore 17,30
Venerdì 18 luglio
Serata speciale 20° anniversario Piazza della Loggia
A confrontarsi saranno Benedetta Tobagi, autrice del libro “Una stella incoronata di buio. Storia di una strage impunita” (2013), e Matteo Fenoglio e Francesco Barilli, autori di “Piazza della Loggia”, fumetto in due volumi (“Non è di maggio” e “In nome del popolo italiano”) che ripercorre il quadro storico e le indagini per l’attentato di Piazza della Loggia del 1974, che provocò la morte di otto persone e il ferimento di altre centodue e che, dopo quattro istruttorie e una dozzina di gradi di giudizio, non ha ancora un colpevole.
Benedetta Tobagi è nata a Milano nel 1977, laureata in filosofia, collaboratrice di “Repubblica” e conduttrice radiofonica per la Rai. Nel 2009 pubblica il suo primo libro, “Come mi batte forte il tuo cuore” , dedicato alla memoria del padre Walter, ucciso da un gruppo terroristico di estrema sinistra. Nel 2011 per la sua attività giornalistica riceve il “Premiolino”. Nel 2012 è stata nominata nel consiglio di
amministrazione della RAI.
Alla serata parteciperà Alessio Lega insieme alla sua band. Cantautore, il binomio tra amore e politica gli è valso, nel 2004, la Targa Tenco come miglior opera prima per l’album “Resistenza e amore” realizzato assieme ai Mariposa. Nel marzo del 2013 esce il suo sesto disco, “mala testa”, per il quale, a Carrara, vince il Premio Lunezia Canzone d’Autore 2013 per la qualità Musical-Letteraria. L’evento è realizzato in collaborazione con la rivista “Confronti”.
Presenta il direttore, Gian Mario Gillio.
Benedetta Tobagi, Matteo Fenoglio e Francesco Barilli e la partecipazione straordinaria di Alessio Lega
Piazza Municipio – ore 21
Sabato 19 luglio
E’ un gradito ritorno al festival, quello dell’affiatata coppia Gambarotta – Guerrieri. Stavolta tema della chiacchierata sarà l’ultimo libro di Guerrieri: “Col diavolo in corpo. Vite maledette da Amedeo Modigliani a Carmelo bene” (2013). “Maudit”: quando Paul Verlaine scrisse per primo la parola non definì un carattere ma creò una specie. Diede cittadinanza ai crudeli, agli eccessivi, ai distruttivi e autodistruttivi. Era il 1884. Da allora, il maledettismo ha bruciato le frontiere e ottenuto ovunque il proprio scandaloso certificato di identità. Questo libro è un viaggio all’inferno. Infernali sono state le esistenze di Amedeo Modigliani, Dino Campana, Carmelo Bene. Nel nome dell’arte essi non hanno esitato a distruggere quel che avevano intorno e ad annientare se stessi nutrendosi di utopie, di alcol, di droghe, di sesso. Passaporti per il paradiso creativo? Forse.
Bruno Gambarotta è un conosciutissimo scrittore, giornalista, conduttore televisivo e radiofonico e attore originario di Asti. Grande appassionato di letteratura e gastronomia.
Osvaldo Guerrieri è giornalista e critico teatrale de «La Stampa», attività per la quale ha ricevuto nel 2003 il Premio Flaiano per il Teatro.
A seguire: concerto di musica da camera a cura del Centro Culturale Valdese.
Bruno Gambarotta e Osvaldo Guerrieri
Giardino Centro Culturale Valdese, via Beckwith 3 – ore 16,30
Sabato 19 luglio
Carlo Curto in “ZORRO. Un eremita sul marciapiede”
Teatro del Forte, via al Forte 3 – ore 21
Atto unico tratto dall’opera di Margaret Mazzantini
Regia: Ester Esposito – luci e suoni: Pier Mario Sappè
Il racconto di un uomo che in seguito ad un incidente stradale perde la sicurezza e con essa il lavoro e la famiglia. Vivendo in strada senza mendicare vede gli uomini e le cose come sono nella realtà e riesce a ridere di se stesso e della stupidita’ umana soprattutto per quella ricerca affannosa del superfluo e del futile e dopo un periodo di sofferenza inaudita ritrova serenità e forze sufficienti per ricominciare a vivere a modo suo con dignità, consapevolezza e piena coscienza.
Domenica 20 luglio
Andrea Vitali è uno degli scrittori italiani più conosciuti e apprezzati. I suoi libri sono stati tradotti in una decina di paesi nel mondo. Il successo è arrivato nel 2003 con “Una finestra vistalago” (Premio Grinzane Cavour e Premio Bruno Gioffrè 2004). Da allora tantissimi romanzi, fra i quali: “Il meccanico Landru”, “Zia Antonia sapeva di menta”, “Almeno il cappello”. Il suo ultimo libro è “Premiata Ditta Sorelle Ficcadenti”. Bellano, paesello del Lecchese, anno 1915. In una sera di fine novembre una fedele parrocchiana, la Stampina, si presenta in canonica: ha urgente bisogno di parlare con il prevosto, che in paese risolve anche le questioni di cuore. Suo figlio Geremia, docile ragazzone che in trentadue anni non ha mai dato un problema, sembra aver perso la testa. Ha conosciuto una donna, dice, e se non potrà sposarla si butterà nel lago. L’oggetto del suo desiderio è Giovenca Ficcadenti, di cui niente si sa eccetto che è bellissima – troppo bella per uno come lui – e che insieme alla sorella Zemia sta per inaugurare una merceria. Il che basta, nella piccola comunità, a suscitare un putiferio di chiacchiere e sospetti. Perché la loro ditta può dirsi “premiata”? Da chi? E quali traffici nascondono i viaggi che la Giovenca compie ogni giovedì? Soprattutto, come si può impedire al Geremia di finire vittima di qualche inganno? Indagare sulle sorelle sarà compito del prevosto, per restituire alla Stampina un figlio “normale”. Facile dirlo. Non così facile muoversi con discrezione laddove sembrano esserci mille occhi e antenne… Cos’è un paese se non un caleidoscopio di storie, un’orchestra di uomini e donne che raccontando la vita la reinventano senza sosta,
arricchendola di nuovi particolari?
Andrea Vitali
Piazza del Municipio – ore 17,30
Domenica 20 luglio
Allo spettacolo seguirà la presentazione del libro di Jean-Louis Sappé e Maura Bertin, “Montagne e libertà: 40 anni di spettacoli del Gruppo Teatro Angrogna” (2014). Interviene Giuseppe Platone, pastore valdese.
“Il Teatro di Angrogna è profondamente diverso non solo dal teatro borghese, accademico e letterario, ma anche dalle molte forme del teatro moderno. Ed è diverso perché non descrive le contraddizioni e le negatività di una società, ma le incarna e le vive. Non invita alla resistenza contro i soprusi, ma è esso stesso una forma di resistenza, contro l’adeguamento a un modello, contro il fanatismo ma anche l’indifferenza; contro i circuiti commerciali di cui pure una compagnia
avrebbe bisogno, ed anche contro la modernità ad ogni costo, la trovata fine a se stessa e l’ammiccamento complice. Questa diversità ne garantisce la durata al di là di se stesso. La sua capacità di sopravvivenza sta nello stabile sommovimento delle coscienze che ha prodotto, e nella semplice eccellenza che nasce dal dire il vero e dal trasmettere speranza.”
Elvio Fassone
Il Gruppo Teatro Angrogna presenta: “Etoile des neiges: canti e racconti della tradizione popolare”
Teatro del Forte, via al Forte 3 – ore 21
Giovedì 24 luglio
Nel marzo 2013 diventa Assessora alla Cultura della Regione Lazio, ma prima di tutto
Lidia Ravera è una grande scrittrice. Tutti ricordano il suo libro di esordio, un romanzo generazionale: “Porci con le ali”; scritto con Marco Lombardo Radice (era il 1976), oltre 2 milioni e mezzo di copie vendute. Il suo ultimo romanzo è “Piangi pure”. Iris ha 79 anni. Vive sola ed è in ottima salute, ma quando, per risolvere
una decorosa miseria ormai intollerabile, vende la nuda proprietà della casa in cui abita, incomincia a pensare alla morte. È perché ha scommesso sulla sua aspettativa di vita? Lo chiede a Carlo, lo psicoanalista che lavora al pianterreno e, da tre anni, prende il caffè con lei al bar di fronte. Carlo è una buona conoscenza, una consuetudine, quasi un amico. E si scopre innamorata di Carlo. Anche questo è un sintomo, ma siamo portati a pensare che sia sintomo di una malattia giovanile. È così? Esiste una scadenza per l’eros, un inverno del nostro desiderio? Oppure è uno dei tanti stereotipi che ci obbligano a rinunciare alla vita?
Lidia Ravera
Piazza del Municipio – ore 21
Venerdì 25 luglio
Due grandi giornalisti e scrittori a confronto.
Enrico Deaglio, già direttore dei quotidiani “Lotta Continua” e “Reporter” e del settimanale “Diario della settimana”, si confronta con Luca Rastello, già direttore di “Narcomafie”, “L’Indice” e “Osservatoriobalcani.org”. Al centro i loro due
ultimi libri, “Indagine sul ventennio” e “I buoni” (2014), apparentemente molto diversi fra loro, ma che hanno in comune l’analisi di questo paese, delle sue storture, dei paradossi e del disgusto che spesso proviamo. Cos’è stata l’Italia degli ultimi vent’anni? Un regime parafascista? Un paese della cuccagna che si è svegliato rovinosamente? Un grande reality show, dove ha vinto chi la sparava più grossa? Una finta repubblica, dove il potere vero era in mano a cricche e mafie (se non alla mafia vera e propria)? Sono le domande che si (ci) pone Deaglio nella sua “indagine”. In questo paese ci sono anche i Buoni che lottano per salvare il mondo. Le loro crociate si chiamano “progetti”, il loro dio è la legalità. A guidarli c’è don Silvano. Lui è il personaggio principale del libro di Rastello, l’uomo santo con il maglione consumato e lo sguardo sofferente, vicino agli ultimi e ai politici, alle rockstar, ai galeotti e ai magistrati.
Enrico Deaglio e Luca Rastello
Piazza del Municipio – ore 18
Via Arnaud – ore 19,30
Cena in piazza a cura del Monastero di Cherasco – ristorante Walter Eynard
Lo Chef Walter Eynard, torrese doc, nonché fra gli ideatori della Torre di Libri, propone una cena tutta da scoprire fra le vie del paese.
Info: www.unatorredilibri.it
Venerdì 25 luglio
Alessia Gazzola, nata a Messina nel 1982, è medico chirurgo specialista in medicina legale. Ha esordito nella narrativa con il romanzo L’allieva, che ha fatto conoscere e amare al pubblico italiano, e a quello dei principali Paesi europei dove è uscito, un nuovo e accattivante personaggio: Alice Allevi. Il suo ultimo romanzo è “Le ossa della principessa” (2014). Benvenuti nel grande Santuario delle Umiliazioni. Ossia l’istituto di medicina legale dove Alice Allevi fa di tutto per rovinare la propria carriera di specializzanda. Sembrava quasi che la sua tormentata esistenza in Istituto le avesse concesso una tregua, ma ovviamente non era così. Così, quando dalla procura chiamano chiedendo di andare a identificare
un cadavere appena ritrovato in un campo, Alice teme il peggio. Mille domande le si affollano in mente: a chi appartengono quelle povere ossa? E cosa ci fa una coroncina da principessa accanto al corpo?
Dice il maestro Jeffery Deaver: “Un talento incredibile. Un thriller che ti conquista fin dalla prima pagina… Grande tensione psicologica e un ritmo travolgente. Vi terrà svegli tutta la notte!”.
Paolo Roversi è un giornalista e scrittore noir nato a Suzzara (Mantova) nel 1975. Il suo ultimo romanzo è “L’ira funesta” (2013).
Bea Buozzi, giornalista e scrittrice (“Beati e Bannati” e “Chi dice donna dice tacco”), vive a Milano. Collabora con “Donna Moderna” e “Cosmopolitan”.
Paolo Roversi e Bea Buozzi dialogano con Alessia Gazzola Piazza del Municipio – ore 22
Sabato 26 luglio
Primario emerito di Psichiatria dell’Ospedale Maggiore di Novara e libero docente in Clinica delle malattie nervose e mentali presso l’Università di Milano, Eugenio Borgna non è un semplice psichiatra. Quando si leggono i suoi libri – e si ascoltano le sue parole – si rimane semplicemente incantati. Le sue ultime pubblicazioni sono “La fragilità che è in noi” e “La dignità ferita” , volumi in cui l’esperienza del medico psichiatra, che ha dedicato la vita a curare le persone sofferenti, si intreccia con letture e riletture di capolavori letterari, poetici,
testi filosofici, film d’autore. Pascal, Kierkegaard, Dostoevskij, Rilke, Hofmannsthal, Virginia Woolf, Ingmar Bergman sono fra i personaggi che consentono a Borgna di spiegare come l’umanità si sia data, nei secoli, la possibilità di esprimere (e in questo modo alleviare) le sofferenze che la attraversano.
A dialogare con l’autore saranno Alberto Corsani e Sabina Baral, autori di “Di’ al tuo prossimo che non è solo” (Claudiana), che contiene una lunga intervista a Eugenio Borgna.
Eugenio Borgna
Piazza del Municipio – ore 17
A seguire: Valeria Tron presenta “Lève les yeux”
Un incontro che non vuole essere un semplice concerto, ma una chiacchierata musicale fra amici e amiche, scandita dalle melodie eseguite live del suo ultimo CD, “Lève les yeux”. A Una Torre di Libri, Valeria porterà la sua chitarra, la sua voce, alcuni amici e dialogherà con la storica e scrittrice Bruna Peyrot e con il
pubblico.
Sabato 26 luglio
Lorenzo Beccati e Sergio Berardo – Lou Dalfin
Piazza del Municipio – ore 21
Lorenzo Beccati e Luca Crovi: voce e parole
Sergio Berardo: ghironda, organetto, flauti, cornamuse, ukulele, chitarra e voce
Enrica Bruna: ghironda, flauti, voce
Una serata davvero speciale, tra musica folk e storie misteriose di una città fantastica: Genova. La voce (e l’inventore) del Gabibbo, Lorenzo Beccati, dialoga con il giornalista e scrittore Luca Crovi e la musica di Sergio Berardo ed Enrica Bruna. Fulcro della serata l’ultimo libro di Beccati, il giallo storico “Pietra è il mio nome” (2014).
Lorenzo Beccati è nato a Genova nel 1955. Dai primi anni ’80, è il più stretto complice di Antonio Ricci, con il quale ha collaborato a creare alcuni dei programmi televisivi più fortunati di tutti i tempi. Da Drive-In a Paperissima a Striscia la notizia, Lorenzo Beccati può considerarsi uno degli autori più importanti della storia della televisione italiana. Il suo sito è www.lorenzobeccati.com.
Luca Crovi, scrittore e giornalista, già conduttore di “Tutti i colori del giallo” (Radio 2) e autore di “Noir. Istruzioni per l’uso”. Sergio Berardo è noto ai più per essere il fondatore, cantante e leader del gruppo musicale Lou Dalfin.
Domenica 27 luglio
Affiancandosi all’Innario cristiano, il volume “Celebriamo il risorto” (Claudiana 2014) raccoglie e ordina, alfabeticamente e per temi, il materiale musicale cantato nelle chiese evangeliche italiane, integrandolo con proposte per l’ampliamento del repertorio musicale e con inni che nascono dalla sensibilità e dalle tradizioni musicali di tutto il mondo. All’evento partecipa il curatore Carlo Lella, musicista che dirige il ministero musicale dell’Unione delle Chiese Evangeliche Battiste in
Italia (UCEBI), Edouard Kibongui e il coro PASSALACQUA GOSPEL CHOIR della Chiesa battista di Torino.
Celebriamo il risorto
Prato del Tempio Valdese, via Beckwith – ore 11,30
Domenica 27 luglio
Pomeriggio dedicato a due temi solo apparentemente lontani: l’uccisione della giornalista italiana Ilaria Alpi e del suo operatore in Somalia e la situazione nelle province di Napoli e Caserta. A parlare degli intrecci fra realtà, giustizia, finzione e trame nere e le possibilità di raccontare per cambiare lo stato delle cose saranno lo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni, Francesco Cavalli, fondatore del Premio Ilaria Alpi, e Don Maurizio Patriciello, prete simbolo della lotta alle lobby dei rifiuti in Campania.
Maurizio de Giovanni nasce nel 1958 a Napoli. Nel 2012 pubblica “Il metodo del Coccodrillo” (Premio Scerbanenco), dove fa la sua comparsa l’ispettore Lojacono, ora fra i protagonisti della serie dei Bastardi di Pizzofalcone; nel 2013 esce il secondo romanzo della serie, “Buio”, e nel 2014 “Giochi criminali” (con Giancarlo De Cataldo, Diego De Silva e Carlo Lucarelli).
Don Maurizio Patriciello, parroco a Caivano, è diventato uno dei volti noti del movimento civile che chiede con urgenza la bonifica della Terra dei fuochi. Nel 2014 esce il suo libro “Non aspettiamo l’apocalisse”.
Francesco Cavalli, scrittore e giornalista, ha da poco pubblicato il romanzo “La strada di Ilaria”, basato sulla storia di Ilaria Alpi e Milan Hrovatin.
Maurizio de Giovanni, Don Maurizio Patriciello e Francesco Cavalli
Piazza del Municipio – ore 17,30
Evento speciale dedicato al 20° anniversario dell’assassino di Ilaria Alpi e Milan Hrovatin e alle morti nella “Terra dei Fuochi”
BLANCIO pubpizzagrill – via Fonte Blancio 50, ore 21,30
PROIEZIONE DEL FILM “BIUTIFUL CAUNTRI”
Sabato 2 agosto
Nasce a Kambove (Congo) il 28 agosto 1964. Dopo essere arrivata in Italia a diciannove anni con una borsa di studio, Cécile Kyenge si laurea e svolge la sua professione di medico oculista tra Modena e Reggio Emilia. Molto intenso il suo impegno come attivista per i diritti umani, per la promozione sociale, l’integrazione dei migranti e la cooperazione internazionale. È stata presidente e membro di diverse associazioni umanitarie battendosi per i diritti di tutti. Nel 2013 – dopo l’elezione a deputato – è diventata ministra per l’Integrazione del governo Letta. Ha partecipato all’elaborazione della Carta Mondiale dei Migranti del
febbraio 2011 a Gorée ed è stata inclusa alla 23° posizione nell’edizione 2013 della lista “100 Leading Global Thinkers”, pubblicata annualmente dalla rivista bimestrale americana Foreign Policy. Con il governo Renzi finisce il suo incarico di ministra e nel 2014 viene eletta al Parlamento Europeo. E’ stata spesso attaccata per il suo lavoro e per il colore della sua pelle.
Cécile Kyenge torna a Torre Pellice per presentare il suo ultimo libro, “Ho sognato una strada” (2014), manifesto della battaglia per i diritti umani che conduce da una vita e su cui ha fondato la sua attività politica.
Cécile Kyenge
Prato del Tempio Valdese, via Beckwith – ore 17,30