Da comunicato:
L’Associazione Balancè, insieme agli Sportelli Linguistici capofila Francese dell’Unione Montana del Pinerolese e Occitano dell’Unione Montana dei Comuni delle Valli Chisone e Germanasca in collaborazione con le molte realtà territoriali (Fondazione Centro Culturale Valdese – Associazioni: La Valaddo – Vivere le Alpi – Amici della Scuola Latina – Noi e il Mondo – La Tèto Aut – Progetto San Carlo Onlus – Circolo LAAV di Torre Pellice – Osservatorio Astronomico di Luserna San Giovanni – Miralh – Pigmenti…) che si occupano di valorizzazione e tutela delle minoranze linguistiche storiche grazie ai fondi della Legge 482/99, organizza i nuovi Eventi di Tutela e Valorizzazione delle Lingue Minoritarie Storiche per l’estate 2017.
Si svolgeranno una serie di eventi in francese e occitano a INGRESSO LIBERO: escursioni urbane e boschive con sorprese, presentazione di progetti…, per far conoscere e valorizzare il patrimonio linguistico francese e occitano attraverso laboratori interattivi mirati a indagare la vitalità quotidiana delle lingue in oggetto e il loro utilizzo, contemporaneo e attuale, come ponte fra culture e generazioni diverse
Martedì 1 agosto dalle ore 15, presso il Forte di Fenestrelle, durante la consueta Fiera del Libro, in collaborazione con l’Associazione San Carlo Onlus, avverrà un laboratorio di lettura in lingua occitana a cura dell’Associazione La Valaddo e la presentazione di alcuni progetti finanziati dalla legge 482/99 sul tema del Territorio, della Lingua e dell’Identità: “Les Voix des Bois” dell’Associazione Balancè e “Lëngo Vivo” di Valeria Tron, a cura dell’Associazione Miralh.
Informazioni e prenotazioni
associazionebalance@gmail.com
3384497829
Ore 15 – 17
LABORATORIO DI LETTURA IN LINGUA OCCITANA
a cura dell’Associazione La Valaddo
LA LH’ÈRO ÖN VIEGGE… – C’ERA UNA VOLTA
Avreste mai pensato che un laboratorio di lettura in lingua occitana, ma chiamiamolo pure col suo nome, in patouà o provenzale alpino, fosse ön tèit – una stalla? In una stalla di montagna si trovano le mucche, fieno, paglia ed il pastre – il pastore o bergé,. In un qualsiasi laboratorio si producono attività, relazioni, prodotti e profitti, in una stalla si producono fatica, sostentamento e quel poco di guadagno che tuttavia ha sempre rappresentato una sicura fonte di sopravvivenza. E se vi dicessi che proprio nella stalla si produceva cultura, si produceva letteratura, quella popolare relativa alla vita di tutti i giorni arricchendola con dei racconti e narrazioni che andavano dal divertente al tragico per trascorrere le lunghe notti invernali. Per far capire che quelle vëlhôa – veglie, senza tanta luce ma col calore delle bestie e qualche assaggio di vini locali o di importazione, erano l’unico momento per ritrovarsi e di distrazione dal duro e poco redditizio lavoro del contadino della montagna.
Ore 17 – 18
Presentazione del Progetto
Les Voix des Bois
a cura dell’Associazione Balancè
“Les Voix des Bois” è un progetto di tutela e valorizzazione della lingua francese, strutturato in due fasi diverse attraverso un’attività di laboratorio e di interazione con il territorio del pinerolese: una prima parte di creazione di un cortometraggio in lingua francese prodotto insieme agli abitanti del territorio ed una seconda fase di realizzazione di un breve documentario che ha come tema “L’identità, la lingua francese e il territorio” basato sulle storie locali del territorio e delle persone. Un intreccio tra le interviste ai francofoni delle Unioni ed il loro rapporto fra identità e lingua francese, l’ecosistema dei boschi, le sue creature reali e immaginarie, la storia del territorio, le leggende.
Ore 18 – 19
Presentazione del Progetto
Lëngo Vivo
di Valeria Tron
a cura dell’Associazione Miralh
“Il progetto Lëngo Vivo, nasce dall’esigenza di rendere quanto più fruibile possibile la ricchezza del patrimonio linguistico delle valli Alpine d’Italia, dove lingue minoritarie come l’occitano o patois e il francese conservano ancora radice forte. Una radice “viva” appunto, non ancora mortificata dal vento omologante che tende a divellere i risvolti peculiari delle terre di confine, come le nostre appunto. Da madre patoisant e custode di cultura, ho incentrato questa prima serie di interviste sulle vicissitudini singole dei testimoni: dall’amore per la lingua madre, passando attraverso il rapporto con la terra, per arrivare alle possibili previsioni di rivalutazione e conservazione del nostro patrimonio linguistico.Patrimonio dunque da testimoniare, da ossigenare costantemente con la quotidianità. Ho viaggiato dalla Valle D’Aosta fino alle nostre valli, cercando di cogliere la bellezza in ogni sfumatura linguistica. […]”
Valeria Tron
Informazioni e prenotazioni
associazionebalance@gmail.com
3384497829