Altrochè passo da hobbit: passo da gigante per l’evento Sentieri Tolkieniani, il grande raduno di tutti gli appassionati delle opere di Tolkien, scrittore degli immortali Signore degli Anelli e Lo Hobbit, che da diversi anni viene ospitato nel parco del Castello di Osasco. Lo scorso anno non eravamo riusciti a seguirlo per concomitanza con la notte delle pinerolesi Muse, e l’evoluzione è stata così una doppia sorpresa.
Oltre ad i molti interventi e conferenze nel corso del weekend ha colpito molto la varietà di attività offerte nel suo perimetro verde: una mappa settoriale che ha unito un’area medievale ad uno spazio dedicato ad un mercatino di disegni, pitture ed oggettistica fantasy; poi le pannellistiche con curiosità e citazioni dai libri di Tolkien, i grandi modelli ricostruenti alcuni luoghi della Saga (immancabili), un palco per musica e zona cosplay.
Radio Brea ha poi visto alternarsi ai suoi microfoni numerosi interventi, tutti aperti al pubblico, che sono andati dai conoscitori e studiosi delle opere a chi ha tratto ispirazione da queste in altri ambiti, come il gioco di ruolo e da tavolo; seguitissima nel pomeriggio della domenica la tavola rotonda con alcuni dei doppiatori italiani della doppia trilogia Tolkeniana di Peter Jackson: momento divertente e ricco di curiosità, anche per scoprire come sia ad oggi in Italia il lavoro del doppiatore.
Poi noi che abbiamo il Play perfin nel nome non possiamo rimanere che col sorriso vedendo la grande apertura dell’area ludica, che unendo associazioni (Pentola del Drago, Gilda del Grifone, Dimensione Arcana, Sesso Droga e D&D) ad attività (Robe da Elfi e Mondiversi) ha saputo intrattenere al meglio grandi e bambini passando dal ruolare ai titoli classici da tavolo (ovviamente molti dedicati a Frodo e soci), e perfino a qualche novità degli ultimi tempi: è bello poter dire “l’ho provato per la prima volta a Sentieri 2018”. Affascinante vedere da vicino rapaci e falconieri, assistere a qualche duello tra uomini d’arme (o orchi d’arme!), ed imparare i rudimenti della scrittura elfica. Ma il mondo Tolkieniano copre davvero un sacco di arti diverse, compresa quella del ballo: dove fino a prima ci si picchiava all’arma bianca si è potuto assistere alle coreografie a cura di Eleonora Burzio, che da diverse edizioni, e non solo in occasione di questo evento, riesce nel coniugare la danza al mondo del fantasy.
Niente male anche Il Puledro Impennato, area ristoro per pranzi e merende, con diversa scelta che ha permesso di far trovare un posto alla maggior parte dei presenti per un pasto al tavolo, cosa non così facile data la grande affluenza e che in certi casi ha portato all’esaurimento delle scorte cibariche: un errore? Ma assolutamente in positivo, vuol dire che bisognerà pensare al 2019 attrezzandosi con un paio di spazi gastronomici in aggiunta per coprire un veramente numeroso pubblico: dalle foto magari non è così evidente, ma l’ampiezza del parco fa sì che tutti si possano disperdere tra una curiosità e l’altra, senza mai intralciarsi più di tanto.
L’unico problema più tosto che si è dovuto affrontare è stato credo quello del passaggio tra il sabato e la domenica, che causa un acquazzone notturno ha visto allagarsi alcuni degli spazi del parco, costrigendo alcuni espositori a spostarsi di qualche metro per potere proseguire le attività: potrebbe essere un’idea quella di segnarsi in qualche modo le aree più a rischio (tipo quelle più a conca), chiudendole strategicamente con panche e pannelli per evitarne/circoscriverne l’uso.
Comunque rimaranno in mente i costumi, le mostre d’arte del fantastico, i modellatori di creta, le partite… l’offerta come visto è ancora più ricca ed ha lasciato soddisfatti i tanti visitatori, che ad questo punto speriamo nel futuro giungano ancor più da tutta Italia. Atmosfere naturali che circondano e non stonano, ed anzi il profumo di terra bagnata ci ha fatto ancor più sentire a passeggio per la Terra di Mezzo.
E come non chiudere se non con una delle nostre classiche gallerie di foto: