Un weekend di grande sport quello appena trascorso a Pragelato, prima sabato con la Apple Vertical Run su per i trampolini olimpici, e poi la prima volta dell’Original Gram, corsa sfiancante di vari ostacoli naturali e non. Troverete quindi i dati più tecnici ed il resoconto della Vertical a cura di E. Romano, mentre è nostro invece quello della Gram.
La “Sfida al trampolino K125” ha visto Marco Moletto e Francesca Bellezza aggiudicarsi la scalata del Trampolino Olimpico di salto. Un’ottantina gli iscritti che si sono sfidati lungo i quattrocento metri la lunghezza complessiva del tracciato di gara curato dalla Apple Run Team, organizzatrice dell’evento. Dopo uno sprint iniziale i concorrenti si sono arrampicati come ragni nel tratto di massima pendenza aggrappati alle reti utilizzate nella stagione invernale per trattenere la neve lungo la rampa di atterraggio del salto. 210 metri il dislivello da superare letteralmente divorato da Marco Moletto (Apple Run Team) in 3’58”25. Seconda piazza per Lorenzo Romano (Asd Gs Roata Chiusani in 4’04”98, terza per Diego Ras (Asdp Atletica Pinerolo) in 4’07”05. In campo femminile vittoria per Francesca Bellezza (Runner Team 99Sbv) che ha impiegato 5’24”10 seguita nell’ordine da Nadia Re (Asd Valli di Lanzo) in 5’38”35 e da Lorena Casse (Atletica Susa) in 5’57”45
Domenica mattina è invece tempo di Original Gram: 4 diverse batterie previste, due da 6 e due da 14 km, divise tra professionisti e non, per una prova di forza davvero impegnativa. Ostacoli da saltare o superare in breve arrampicata, tratti da percorrere nel torrente e gran finale per i dieci più massicci: salire il trampolino più grande dei 4 pragelatesi, raggiungendone la punta.
L’idea è sicuramente buona, così come bella è stata la competizione, davvero giocata sino all’ultima goccia di resistenza rimasta in gambe e braccia, passando da superare corde a guadare pezzi di torrente; ma come prima edizione vi è tanto ancora sicuramente migliorabile. Come prima cosa l’orario: calcolando più di un’ora per i percorsi più lunghi, conviene evitare di concentrare le batterie dalle 11 alle 14, orari non solo di pranzo ma soprattutto di sole a picco, che contribuiscono nel drenare i già pochi liquidi rimasti ai partecipanti.
In diversi di questi poi si è visto un certo malcontento sulla gestione del percorso: un problema tecnico ha infatti rallentato l’incedere delle diverse partenze, rendendo poco chiara la successione di ostacoli da seguire. L’organizzazione arriva subito in aiuto nel segnalare meglio la strada e attraverso diversi messaggi audio che spingevano a “seguire le fettucce ufficiali per non perdersi nel tragitto”, ma da quanto sentito alcuni tratti non erano in ogni caso di immediata comprensione.
Poco male, si sa dove partire per garantire una seconda edizione ancora migliorata, magari anche con qualche follia in più nel creare e costruire gli ostacoli, che non sfigurerebbe in quella che sì è divertimento ma pure non dimentichiamoci una impresa degna dei grandi sport.
A seguire i risultati e la fotogallery.
Il primo posto nella 14 km competitiva è andato a Eugenio Bianchi che ha impiegato 1h.05’45”. Secondo gradino del podio per Alessandro Colette (1h14’29”), terzo per Marco Fassino (1h15”03”). Prima donna al traguardo, dodicesima assoluta, Ginevra Cusseau (1h18’53”). Completano il podio femminile Stefania Albanese (1h29’18”) e Ilaria Paltrinieri (1h31’27”).
La prova riservata alla 6 km competitiva è stata vinta da Aldo Allamano con il tempo di 50’08”. Alle sue spalle si sono piazzati nell’ordine Tiziano Valcauda (51’10”) e Simone Pasquali (51’20”). In campo femminile Federica Poletti (53’28”) che ha avuto la meglio nei confronti di Stefania Rossetti (55’42”) e Renata Aimone (1h10’41”).
Nelle prove non competitive (senza obbligo di superare gli ostacoli) la 14 Km è stata vinta da Paolo Berta (1h07’24”) con la prima donna al traguardo che è risultata Silvia Agnelli (1h50’59”). La 6 Km non competitiva ha visto imporsi Fabio De Lucia (46’22”) mentre tra le donne il successo è stato conquistato da Noemi Podda (56’40”).