Con un po’ di ritardo, lasciamo qualche parola sulla Settimana del Francese e del Patois 2017, che ci ha visto partecipare in prima persona nella giornata di sabato 25 marzo, e che si è riconfermato un momento buono proprio nel coniugare storia e lingua ad attività più ricreative e giocose.
Una buona presenza di pubblico ha infatti seguito tutti gli eventi previsti nei tre giorni di eventi, ma ci concentriamo ora su quello del sabato: una idea interessante e molto ritmata, alternando praticamente ogni mezz’ora circa delle nuove attività all’interno del Polivalente di Bricherasio. Si parte proprio con il momento targato PineroloPlay, che ha visto una versione “assaggio” del Gean Escarton, versione su larga scala del gioco da tavolo in occitano “Escartons”: grandi e bambini hanno collaborato per risolvere piccole sfide di abilità e conoscenza su paesi e città delle nostre valle, senza dimenticare tante parole in lingua occitana.
Si è passati quindi agli aspetti più musicali di queste lingue, con filastrocche e balli da fare in compagnia mimando una serie di gesti, e collegandoli così al significato delle parole. Spazio dunque per l’arte: alla lettura in lingua francese della fiaba di Cappuccetto Rosso, i bambini hanno realizzato quadri improvvisati con pennelli e tempere. Si passa quindi alla sfera strumentistica tradizionale con il suono della ghironda e la riscoperta di come funziona questo particolarissimo strumento musicale. Chiude infine il pomeriggio, per i più grandicelli, la proiezione del cortometraggio realizzato tramite Legge 482 “Le voix du bois”, a cura della stessa Associazione Balancè, già motore pensante e realizzante di questi tre giorni in lingua.
Poco documentaristico e molto più misterioso, ci ha posto in una storia evanescente di una famiglia e dello strano rapporto della protagonista con il suo passato ed una versione personificata della natura: molto probabilmente diventerà il pilot di una web serie in lingua, che sicuramente vorremo seguire per scoprirne tutti i misteri lasciati ancora in bianco.
In sostanza dunque si è passato un pomeriggio molto ricco e simpatico, riuscito nel coinvolgere i bambini nel mondo delle lingue minoritarie e purtroppo in via di sparizione: un ringraziamento va dunque prima di tutto ad Alan Vai ed al lavoro dell’associazione, che è riuscita per il secondo anno a coniugare insieme tante realtà, animando un pomeriggio che altrimenti sarebbe stato vittima del maltempo.
Segue qualche foto dell’evento: