Sapori Divini & Un Bicchiere d’Italia 2016 – Report e Foto

w il vino (3)Qui diventa complicata. Già perchè la nuova edizione di Sapori Divini a Pinerolo, fiera enogastronomica più eno che gastronomica a cura della ProLoco, ha portato con sè elementi positivi e negativi; ma bene interrogandosi i problemi quest’anno l’evento, così come l’integrato Un Bicchiere d’Italia non ne crea, bensì li subisce.
Infatti dopo due anni di espansione e possibilità per la manifestazione (potete leggere anche solo il report del 2015 QUI) attraverso il cambio di location nel centro storico vivo e pulsante di Pinerolo, si ritorna all’origine, ovvero in piazza Barbieri ed incastrati in un piccolo spazio sotto i portici di via Buniva. Tale premessa mi dava brutte sensazioni su eventuale ricerca di pubblico, ma sono stato fortunatamente smentito già dalla serata del sabato: tutti i tavoli pieni per un concentrato di possibilità dallo street food alla carne argentina, dallasapori divini 2016 parte 2 (5) birra al vino, anzi vini, con la collaudata formula di Un Bicchiere d’Italia con le tessere a punti per compiere diverse degustazioni nello stesso momento, passando da Nord, Centro e Sud di vigneti e lavorazioni del Bel Paese (e dunque tornando a casa a piedi, si spera). Bello anche il momento musicale con gli Area 51 che fanno da colonna sonora a brindisi e discussioni di palato.
Nella domenica siamo poi sopraggiunti a metà pomeriggio: orario di punta, forse.
Pochi sono diventati i tavoli occupati, con un po’ di persone sotto i portici a passeggio, ma non molti a fermarsi ai vari banconi, dove si potevano trovare anche eccellenze gastronomiche non da poco, e da tutta Italia: quindi c’è qualcosa che non è quadrato del tutto. Una signora che ringrazio per la capacità sintetica ma di cui ho rimosso le fattezze perciò non potrò offrirle nessun caffè, passando innanzi alla piazza ha commentato “Che angolo carino”.
w il vino (24)La manifestazione è quindi diventata un angolo, uno spazio bello ma piccolo, nascosto.
Ed è quella perfettamente l’idea avuta su tale evento: troppo concentrato, troppi pochi espositori, con l’impressione che se si voglia fare qualcosa di buono in città si debba compiere quasi di nascosto, per non disturbare. Ora, a sapere i motivi alla base: richieste troppo esose per il centro che avrebbero fatto lievitare ancor di più i prezzi? Inagibilità? Persone che si sono lamentate di eventuali rumori seralnotturni?
Chissà se lo scopriremo, ma credo sia segno iconico la ricerca di posticini come questo per tentare di portare avanti in ogni caso momenti di richiamo anche per non pinerolesi: di questo passo ce ne vorranno tanti quanti quelli di una maratona per farci riportare persone in città, mentre invece proprio su cose così si dovrebbe investire a tutta forza.
Detto questo non con spocchia, ma con amarezza, accingiamoci alla consueta galleria di foto… alcooliche!

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