Prima del programma ufficiale dell’edizione 2019 de La Notte delle Muse, evento arrivato al suo terzo compleanno in quel di Pinerolo, e che vede diverse attività e spettacoli all’interno dei suoi musei, ci tenevo a lasciare qualche considerazione a freddo, a qualche giorno della relativa conferenza di presentazione.
C’è qualcosa che in questa nuova edizione non mi ha molto convinto: la filosofia è sempre stata quella di portare il pubblico da fuori a dentro i musei, ed una scelta come quella di cui leggerete qui sotto, ovvero di richiudere il tutto in eventi interni e con poco, se non nulla, di esterno, mi pone dubbioso sul mantenere uguale richiamo rispetto alle due volte precedenti.
Avrei anche altre considerazioni che potrei già fare ora, ma sarebbe inesatto, od anche solo incompleto, parlarne prima di avere visto la manifestazione in sè: quindi mi riservo di contenere questi pensieri sino a sabato sera, e poi a raccontarveli tutti in una volta nella settimana successiva.
Sabato 25 e domenica 26 maggio le porte dei musei di Pinerolo accoglieranno spettacoli, performance e visite guidate che consentiranno a turisti e abitanti della città di apprezzare la bellezza del loro patrimonio. Torna la Notte delle Muse, per animare l’ultimo fine settimana di maggio 2019 con una terza edizione ricca di attività e anche di contenuti, grazie al lavoro dei musei cittadini. Una piccola maratona che vede per il 2019 un programma studiato nei minimi dettagli, migliorato nelle tempistiche e con un tema chiave: la mano. “Una parte del nostro corpo che diamo per scontata, e che tuttavia è il punto di connessione fra spirito e materia, anima e mondo – Afferma Martino Laurenti, l’Assessore alle politiche culturali e di cittadinanza attiva – Solo attraverso di essa, infatti, lo spirito si concretizza in creazione, lavoro, linguaggio. In una parola: cultura”.
Una novità importante per il 2019 è la traduzione in LIS Lingua Italiana dei Segni di alcune rappresentazioni teatrali, a beneficio di spettatori sordi. Il programma è diviso in diversi momenti, con attività dedicate ai bambini e ai ragazzi che animano la fascia pomeridiana del sabato (dalle ore 16.00 alle 18.00), performance, spettacoli e visite guidate che si svolgono, in massimo quattro repliche per ogni ora, dalle ore 20.00 alle 23.00 e infine una grande caccia al tesoro, “Diamoci una mano”, che occupa mattina e pomeriggio di domenica 26 maggio. Ricorrente in ogni attività in programma è la centralità della mano come elemento di unione tra l’idea e la sua realizzazione. Il tutto con la direzione artistica di Reverse, agenzia specializzata nella realizzazione di eventi live.
A partire dalle ore 16.00, i più piccoli potranno partecipare a PAESAGGIO À PORTER ultimo appuntamento di “Pinacoteca in famiglia!”, presso la Collezione Civica d’Arte di Palazzo Vittone. Laboratori e manualità anche all’interno del Museo Civico di Archeologia e Antropologia con INCASTRA LA PREISTORIA dove i giovani artisti potranno comporre un gigantesco puzzle che darà vita ad una delle più belle immagini preistoriche. Il Museo di Scienze Naturali “Mario Strani” propone, all’interno della mostra NEL NOSTRO PIATTO – che ha ottenuto un ottimo successo di pubblico – un’avventura nel cibo, nel corpo umano, nel consumo consapevole e nella sostenibilità ambientale. I più piccoli potranno inoltre incontrare la grande personalità di Leonardo Da Vinci all’interno del percorso del Museo Etnografico del Pinerolese “CIAO CIAO LEO…NARDO” NEI 500 ANNI DALLA SCOMPARSA DEL GRANDE GENIO ITALIANO presentazione in pannelli espositivi e di modellini in legno delle sue “macchine”, con la possibilità di attivarne i movimenti meccanici. I ragazzi potranno anche cimentarsi in disegni liberamente ispirati dall’Autoritratto del Maestro o in copie delle sue “macchine”. Con GUIDA PER UN GIORNO il Museo del Mutuo Soccorso si apre a tour condotti dagli alunni delle classi 3°A e 1°C della Scuola Secondaria di I grado Brignone (I.C.Pinerolo 1), alternati ad una performance musicale eseguita anch’essa dagli alunni della Scuola Brignone. Infine, sarà possibile scoprire le golosità dell’Antica Roma per conoscere i gusti e i costumi dei loro antenati nel laboratorio BUONO DA MORIRE presso la Casa del Senato.
Dopo l’inaugurazione delle ore 18.30 presso Palazzo Vittone, spazio alla musica con le INCURSIONI MUSICALI DELLA BANDARADAN: la street band accompagnerà lungo le strade e nei percorsi verso i musei i visitatori in due momenti diversi della serata (alle 18.45 e alle 22.30), snocciolando un repertorio originale ispirato alla musica klezmer, balcanica e circense, il tutto alternato a spiritose gag.
Ma sarà dalle ore 20.00 alle 23.00, che la Notte delle Muse diventerà scoppiettante, animandosi con performance all’interno dei musei associate a visite guidate alla scoperta delle collezioni: quattro repliche, una per ogni ora, consentiranno ai visitatori di godere di un breve spettacolo introduttivo (animazione museale) ispirato al tema della manualità e successivamente, accompagnati dalle guide all’interno dei musei, scoprirne una parte delle collezioni.
Presso la Casa del Senato con la performance LA MANO NELLA STORIA un’eccentrica documentarista, esperta in Manologia, guiderà il pubblico a riflettere su illustri esempi di uomini e donne che delle mani hanno fatto un uso entrato nelle leggende e nei libri di storia. Il Museo Etnografico propone IL BRIGANTE E LA FANCIULLA storia di un brigante prepotente e feroce e di una giovinetta perseguitata per un atto di coraggio. Il Museo Storico del Mutuo Soccorso propone la performance TRA LE MIE MANI IL MONDO dove un uomo con le mani che prendono vita racconta il mondo dal proprio punto di vista: il corpo diventa teatro e la realtà si fonde con la poesia.
La Collezione Civica d’Arte di Palazzo Vittone propone invece LA MANITA un giallo sullo smarrimento dell’opera “La Manita de Pistacho” con una caccia al ladro nei meandri del museo alla quale parteciperanno i visitatori. Il Museo di Arte Preistorica con ANIMALI ESTINTI E DOVE TROVARLI (TRADUZIONE LIS) proporrà una divertente riflessione sulla nostra responsabilità di proteggere bizzarri animali che popolano questo pianeta, tramite la pseudoscienza della pupazzologia. LA LEGGENDA DELLA MANO DI DIO porta invece nel Museo Diocesano una performance sulla Mano del Buon Dio, un fiore capace di riunire le coppie in crisi, grazie al suo profumo, o di neutralizzare la Mano del Diavolo, grazie alle sue radici a forma di mano. Anche il Caffè del Teatro Sociale sarà visitabile e per l’occasione proporrà lo spettacolo INGENUESI con due eccentrici personaggi alle prese con la creazione del mondo; due moderni “Adamo ed Evo”, che attraverso giochi con le mani, l’arte clown, gag visual e teatro fisico si confronteranno con lo stesso Creatore. Infine, non mancherà la musica nel programma: il Museo Storico dell’Arma di Cavalleria proporrà un DUO FLAUTO TRAVERSO E PIANOFORTE (musica barocca, classica, tango, blues sino al jazz contemporaneo).
Domenica 26 maggio sarà invece la volta della Caccia al tesoro a premi “DIAMOCI UNA MANO”. Una sorprendente ricerca per ricostruire il taccuino del curatore distratto, da svolgere visitando i Musei di Pinerolo.
Iscrizione ore 9.30 presso l’Atrio di Palazzo Vittone, con un contributo di Euro 5,00 a gruppo. L’“indagine” si svolgerà dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00, termine per la consegna della soluzione; la premiazione avrà luogo alle 18.00 presso Palazzo Vittone.
Con la Notte delle Muse 2019 si inaugura infine una nuova stagione per i musei pinerolesi che con il MUPI – Sistema Musei Pinerolo avranno una gestione unificata divenendo un interlocutore capace di operare per la conservazione, valorizzazione e promozione del ricchissimo patrimonio museale cittadino. Per La Notte delle Muse 2019 i musei continueranno a essere aperti gratuitamente, ma si potrà già acquistare la tessera MUPI al costo di cinque euro: un abbonamento che a partire dal mese di settembre 2019 permetterà di fruire in maniera illimitata per tutto l’anno di collezioni permanenti ed esposizioni nei musei civici. Un piccolo gesto che significa molto.
Come conclude Martino Laurenti “Curare un patrimonio collettivo vuol dire saperlo apprezzare. Anche se questo richiede un piccolo sforzo economico. Vuol dire riconoscere il valore che abbiamo ereditato. Vuol dire proteggerlo affinché, un giorno, possa essere consegnato intatto, se non accresciuto, ai posteri”.