Sabato 15 luglio parte la nuova edizione di Una Torre di Libri 2017, manifestazione culturale che raccoglie a Torre Pellice autori, scrittori ma pure numerosi momenti musicali sempre interessanti.
Scopriamo così insieme l’ampio programma di quest’anno, che ci accompagnerà fino al 30 luglio.
IL PROGRAMMA
Sabato 15 luglio
Piazza del Municipio, via Repubblica 1, ore 17,30
Inaugurazione della manifestazione e incontro con MASSIMO CACCIARI
«A quattordici, quindici anni cominciai a sentire la piccola vocazione. Comperai all’usato “La Volontà di potenza” nella traduzione oscena dei Fratelli Bocca, che ho ancora, preziosa perché introvabile. Anche Nietzsche fu, dopo Kafka, un’altra rivelazione».
Filosofo, politico e accademico italiano, ex sindaco di Venezia, Massimo Cacciari è uno dei più grandi, liberi pensatori italiani. Con lui parleremo di Europa, Occidente, filosofia e politica, ma rifletteremo anche sulla nostra quotidianità, fra limiti e opportunità. Tra i suoi ultimi libri: “Occidente senza utopie” (con Paolo Prodi) e “Teologia e politica al crocevia della storia” (con Mario Tronti).
Un modo per iniziare l’edizione del decennale di UNA TORRE DI LIBRI, interrogandosi sul presente e immaginando il futuro.
A dialogare con Massimo Cacciari ci sarà Samuele Pigoni.
A seguire: aperitivo musicale
Piazza del Municipio, via Repubblica 1 (e per le vie del paese), dalle ore 21,15
BANDAKADABRA in concerto
Sette fiati, due percussioni, Swing, rocksteady, latin, balkan, la Bandakadabra è una vera orchestra da passeggio che unisce l’energia delle formazioni street al sound delle Big Band anni Trenta.
Dal prestigioso Premio Tenco fino all’Edinburgh Jazz and Blues Festival, in soli due anni la band ha collezionato più di 200 date tra Italia, Francia, Regno Unito e Croazia, ricevendo ottimi riscontri da parte del pubblico e della critica specializzata. Negli anni la Bandakadabra ha avuto modo di confrontarsi e dividere il palco con tantissimi artisti: da Roy Paci al poeta Guido Catalano, passando per Samuel dei Subsonica e Goran Bregovic.
Sabato 22 luglio
Parco delle Betulle, via Roberto D’Azeglio, dalle ore 15
BIBLIOTECA VIVENTE
In collaborazione con la Biblioteca civica “Carlo Levi” di Torre Pellice, UNA TORRE DI LIBRI apre la lunga settimana di eventi con un evento speciale. La Biblioteca Vivente è nata come esperienza di dialogo interculturale per poter conoscere realtà di vita diverse dalla propria. Consente di sperimentare sulla propria pelle il superamento del pregiudizio nei confronti del “diverso da sé”, contribuendo a creare una cultura più aperta e disponibile al dialogo, che non discrimini le persone in base alla loro origine etnica, alla religione, alle convinzioni personali, al genere, all’orientamento sessuale, all’età o alla condizione di disabilità.
Una Living Library funziona come qualsiasi biblioteca: ci sono i libri da prendere in prestito, il catalogo dei titoli disponibili, i bibliotecari e una sala lettura con sedie e tavoli per la consultazione, e infine lettori e lettrici. I libri sono però persone in carne ed ossa che si assegnano un titolo a partire da un aspetto della propria identità, che spesso le porta a subire pregiudizi e discriminazioni. Ogni lettore potrà prenotare un libro a scelta dal catalogo per una conversazione di circa mezz’ora, durante la quale i libri raccontano la propria esperienza di vita rispondendo alle domande poste dai lettori.
Parco delle Betulle, via Roberto d’Azeglio, ore 21,15
GRAN BAL DUB in concerto
Un progetto di MADASKI (Africa Unite) e SERGIO BERARDO (Lou Dalfin)
Ingresso gratuito
La musica occitana incontra l’elettronica sul palco di UNA TORRE DI LIBRI. Il progetto nasce da un’idea di Sergio Berardo, storico agit prop della musica occitana con i mitici Lou Dalfin e innumerevoli altre formazioni, e Madaski, co-fondatore degli Africa Unite e uno dei più grandi esponenti della musica elettronica nella sua versione dub. La danza è il punto focale dell’ispirazione e le varie forme vengono sezionate e ricomposte attraverso la tecnica del dub ma nell’assoluto rispetto delle strutture e stilemi dei balli tradizionali. Gli storici suonatori ambulanti di ghironda, della cui opera Berardo è la naturale prosecuzione nel presente, partendo dalle Valle Occitane percorsero le strade d’Europa fino alla metà del secolo scorso e portarono sulle piazze dei paesi più lontani i loro suoni a bordone. Dalla loro vicenda musicale emerge un’idea identitaria della cultura d’Oc come strumento di comunicazione e scambio. Musica da contrabbandieri di suoni. E sulla loro scia la ghironda di oggi trova naturale interloquire con le sonorità di una realtà, quella elettronica, solo apparentemente lontana dalle atmosfere folk delle Alpi occidentali. La musica popolare ha la forza di mettere in contatto forme espressive geograficamente distanti ma nella sostanza simili come spirito e ragione di essere.
La viola & c. si appoggiano al dub e quest’ultimo piega la propria messa a punto sulle necessità coreutiche occitane. Una forma di scambio e interazione che rappresenta una delle caratteristiche storiche di tutte le musiche popolari: l’attuale che arricchisce l’antico e trova nella memoria nuove ragioni di esistere.
Domenica 23 luglio
Portici del Caffè Londra, via Arnaud 18, ore 11,30
GIULIA BLASI – “Se basta un fiore”
Le famiglie De Santo e Bertelli vivono a pochi metri l’una dall’altra, in due ville dai giardini confinanti in zona Giustiniana. Adriano De Santo è un palazzinaro rampante e senza scrupoli che con la sua impresa edile ha cementificato mezza Roma; peccato che nessuno dei suoi figli abbia voluto seguire le sue orme né tantomeno adeguarsi al suo stile di vita. Ora tutte le speranze sono riposte in Max, diplomato a pieni voti al Liceo Scientifico, ingegnere in pectore ed erede designato. Il taciturno Max però nutre una passione segreta per la cucina e per la bella e disinibita vicina di casa, Clara, che spia da anni senza avere il coraggio di parlarle. Clara Bertelli è cresciuta come figlia unica, viziata e privilegiata, di due intellettuali radical chic che lavorano nel mondo del cinema. All’inizio dell’estate, però, due persone entrano nella sua vita per sconvolgerla: Gloria, la sorellastra nata da una relazione del padre prima del matrimonio, e un vicino di casa più interessante di quel che sembra. Il figlio del palazzinaro e la figlia dei cinematografari scopriranno, nel rapporto con l’altro, una parte di se stessi che non credevano esistesse, e nelle azioni di guerrilla gardening organizzate dal gruppo di Gloria una scelta di libertà e rivoluzione pacifica.
Scrittrice, creatrice e curatrice di contenuti per il web, Giulia Blasi conduce Hashtag Radio 1, striscia di satira quotidiana su Twitter, in onda su Rai Radio 1. Insieme ad altre cinque autrici cura il sito dedicato alla narrativa Young Adult The Book Girls. È una delle firme di Marie Claire ed è caporedattrice società de il Tascabile, periodico digitale di Treccani. Ha pubblicato Nudo d’uomo con calzino, Il mondo prima che arrivassi tu e Siamo ancora tutti vivi.
Un evento in collaborazione con il festival “Borgate dal vivo“
Parco delle Betulle, via Roberto D’Azeglio, ore 17,30
ANILDA IBRAHIMI | Il tuo nome è una promessa
«Anilda Ibrahimi sa raccontare i legami di sangue spezzati dalla Storia dimostrandoci che, in fondo, tra fuga e ritorno non c’è alcuna differenza». Diego De Silva
Nella vita di Rebecca la fuga a un certo punto è l’unica trama possibile. Il suo matrimonio con Thomas probabilmente è arrivato al capolinea, meglio non assistere alla consunzione dell’amore. Per questo accetta l’incarico dell’organizzazione internazionale per cui lavora: destinazione Tirana. Non è mai stata in Albania, ma di quel paese sa molte cose. Sa per esempio che l’ospite è sacro e che la parola data viene presa seriamente. Quello infatti è il paese che ha dato ospitalità a sua madre Esther in fuga dalla Berlino nazista, il paese che le ha salvato la vita. Ma proprio nell’Albania di re Zog, che accoglieva gli ebrei durante la Seconda guerra mondiale, Esther ha perso sua sorella Abigail – catturata dai nazisti e deportata a Dachau. E quello strappo mai ricucito è ancora troppo doloroso per essere raccontato. Anilda Ibrahimi torna a raccontare la Storia con la forza narrativa e la poesia di Rosso come una sposa, regalandoci personaggi emozionanti, legati indissolubilmente dalla promessa dell’ospitalità e della cura.
Anilda Ibrahimi è nata a Valona nel 1972. Ha studiato letteratura a Tirana. Nel 1994 ha lasciato l’Albania, trasferendosi prima in Svizzera e poi, dal 1997, in Italia. Il suo primo romanzo Rosso come una sposa è uscito presso Einaudi nel 2008 e ha vinto i premi Edoardo Kihlgren – Città di Milano, Corrado Alvaro, Città di Penne, Giuseppe Antonio Arena. Per Einaudi ha pubblicato anche il suo secondo romanzo L’amore e gli stracci del tempo (2009 e 2011, di cui sono stati opzionati i diritti cinematografici, premio Paralup della Fondazione Nuto Revelli). I suoi romanzi sono tradotti in sei Paesi. Nel 2012 ha pubblicato, sempre per Einaudi, Non c’è dolcezza e, nel 2017, Il tuo nome è una promessa.
Parco delle Betulle, via Roberto D’Azeglio, ore 21,15
ASSEMBLEA TEATRO presenta:
SUL MARE
Un ricordo e un omaggio all’impegno di Franco Basaglia
Ingresso: 5 €
Liberamente ispirato dal libro di Paolo Taggi “Di niente del mare” (Interlinea editore) rielaborato da Renzo Sicco. in scena Angelo Scarafiotti e Salvatore Chillemi. Video di Paulo Lagoela. Regia di Renzo Sicco. Negli anni 60 arrivare al mare, anche solo quello della Liguria, non era facile come oggi e molti addirittura non l’avevano mai visto. Una piscina era sovente l’unico modo per andare al mare.
Ti siedi, lo guardi e proprio lui, il mare, ti racconta la vita di coloro che sulle sue spiagge ci vivono, i pescatori. Poi, siccome quarant’anni fa a Collegno c’era la piscina ma anche “il manicomio”, quello più grande del Piemonte, ti raccontano anche quella storia. Non proprio quella del manicomio di Collegno, ma quella della mentalità di quegli anni quando, chi era un po’ diverso era considerato “matto” e, invece di accompagnarlo al mare o anche solo in piscina, lo si rinchiudeva nel manicomio e matto lo si faceva diventare per davvero.
Lunedì 24 luglio
Parco delle Betulle, via Roberto D’Azeglio, ore 18
Aperitivo letterario – MARGHERITA GIACOBINO presenta IL PREZZO DEL SOGNO
Il suo mestiere era scrivere. Socchiudere le porte del sogno e raccoglierne le voci.
Pat ha venticinque anni, è insicura e spavalda, e solca a grandi passi le strade pulsanti di New York, il cuore che batte per Carol. Pat è Patricia Highsmith, scappata dal Texas e da una madre dispotica ed egoista per inseguire il sogno di diventare scrittrice: nei salotti letterari si sente goffa e inadeguata, ma ha un’intelligenza e una sensibilità uniche, e un talento eccezionale. Nel suo libro pubblicato da Mondadori Margherita Giacobino ripercorre le appassionanti vicissitudini esistenziali di Patricia Highsmith, una delle più pungenti e interessanti scrittrici contemporanee, i cui romanzi hanno ispirato registi come Alfred Hitchcock, Wim Wenders e Todd Haynes. Margherita Giacobino vive a Torino, è scrittrice, saggista e traduttrice. Ha tradotto, tra gli altri, Emily Brontë, Gustave Flaubert, Margaret Atwood, Dorothy Allison, Audre Lorde. Il suo primo libro, “Un’americana a Parigi” (Baldini e Castoldi), è uscito nel 1993 con l’eteronimo di Elinor Rigby. “Ritratto di famiglia con bambina grassa” (Mondadori, 2015) è stato tradotto in Francia, in Germania e in Inghilterra. A dialogare con l’autrice Chiara Righero, dottore di ricerca in letterature classiche e moderna.
Parco delle Betulle, via Roberto D’Azeglio, ore 21,15
SOTTO UN CIELO STELLATO
Ricordando Sacco e Vanzetti
con Noemi Garbo. Musiche originali e video: Paolo Mosele. Testi: Noemi Garbo e Lorenzo Tibaldo.
Ricerca storica: Lorenzo Tibaldo
In anteprima nazionale per UNA TORRE DI LIBRI, l’attrice Noemi Garbo interpreta Luisa Vanzetti, la sorella che andò in America e accompagnò il fratello Bartolomeo fino alla sua morte sulla sedia elettrica. L’accompagnamento delle parole è affidato al musicista Paolo Mosele. Immagini e filmati scorrono sullo schermo e accompagnano la voce di Noemi Garbo.
Un racconto che intreccia la storia degli italiani Nick and Bart a quella dei migranti di oggi che approdano sulle coste del nostro Paese. Lo storico Lorenzo Tibaldo ha dedicato diversi libri alla storia dei migranti italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Il suo ultimo libro, “Mussolini e il caso Sacco-Vanzetti”, scritto con Philip V. Cannistraro e pubblicato nel 2017 da Claudiana, intende approfondire le ragioni per cui il duce intervenne in difesa dei due anarchici innocenti fin dal momento dalla salita al potere. Fu per le sue radici anarco-socialiste? O per la pressione a salvarli in quanto italiani?
Martedì 25 luglio
Parco delle Betulle, via Roberto D’Azeglio, ore 15
EQUAL OPPORTUNITY GAMES. Giochi per crescere bambine e bambini consapevoli delle differenze e delle pari opportunità
Un pomeriggio aperto ai bambini e ragazzi dei centri estivi di Torre Pellice e a tutti i bambini e ragazzi del territorio, per giocare insieme e divertirsi con i giochi di PARIQUAL: giochi per crescere bambine e bambini consapevoli delle differenze e delle pari opportunità.
Con i nostri animatori giocheremo con le PARICARD, 44 carte per inventare storie con oggetti e personaggi fuori dagli stereotipi, e con WONDERFUL FAMILIES, uno specialissimo memory a punti con nove famiglie tutte da scoprire.
Parco delle Betulle, via Roberto D’Azeglio, ore 17,30
MASSIMO TOSCO E RITA SPERONE
TUTTO STORTO… TRANNE NOI
Emma e Francesco vanno nella stessa classe. In famiglia solo problemi, ma insieme ce la possono fare… Domani forse finirà il tormento. Mio padre finalmente saprà quanti soldi dovrà tirare fuori. E io dovrò dire definitivamente addio alla PlayStation. Sai cosa ti dico? Della PlayStation incomincia a non fregarmene più granché. Basta solo che mio padre torni normale. E il tuo?
Un romanzo per i ragazzi per scoprire e affrontare insieme le difficoltà di vivere in famiglia.
Da diversi anni Massimo Tosco e Rita Sperone scrivono racconti per bambini e ragazzi di ogni età. Tra i loro libri: 2093 Fuga nelle tenebre (Capitello), Matteo senza orecchie (Signum), L’amico nel taschino (Raffaello).
Parco delle Betulle, via Roberto D’Azeglio, ore 21,15
Incontro con VITO MANCUSO
Il pensiero teologico e filosofico di Vito Mancuso è oggetto di discussioni e polemiche per le posizioni non sempre allineate con le gerarchie ecclesiastiche, sia in campo etico sia in campo strettamente dogmatico. Il suo ultimo libro è “Il coraggio di Essere Liberi” (Garzanti Editore, 2016). Esiste veramente la libertà? E, se esiste, dov’è? Com’è? Come definirla? Se invece non esiste, perché tutti ne parlano, la ricercano, la pretendono? In questo libro, Vito Mancuso affronta la questione in modo concreto, interrogandosi non tanto sulla libertà come concetto, quanto sull’essere liberi come condizione dell’esistenza reale. La domanda più importante qui non è: “Esiste la libertà?”, quanto piuttosto: “Tu ti ritieni libero? E se non ti ritieni tale, lo vuoi diventare? Hai, vuoi avere, il coraggio di essere libero?”. Per essere liberi, infatti, ci vuole coraggio.
Vito Mancuso ha insegnato presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e l’Università degli Studi di Padova. È autore, tra gli altri libri, di L’anima e il suo destino (2007), La vita autentica (2009), Obbedienza e libertà (2012). Insieme a Corrado Augias ha scritto Disputa su Dio e dintorni(2009) e insieme a Eugenio Scalfari Conversazioni con Carlo Maria Martini (2012). Il suo pensiero è oggetto di una monografia uscita in Germania nel 2011 (Essentials of Catholic Radicalism. An Introduction to the Lay Theology of Vito Mancuso). Per Garzanti ha pubblicato, fra gli altri, Io e Dio. Una guida dei perplessi(2011), Il principio passione(2013), Io amo. Piccola filosofia dell’amore (2014), Questa vita (2015), Dio e il suo destino (2015).
Mercoledì 26 luglio
Parco delle Betulle, via Roberto D’Azeglio, ore 18
Aperitivo con l’autore| SIMONE SARASSO | “Né uomo né Dio”
Il destino di Ercole, il più tragico degli eroi, è scritto nel suo sangue bastardo: per metà divino e per metà mortale, è frutto di una notte di passione rubata tra Zeus e la bellissima, inconsapevole Alcmena. Ma se l’ira di una donna tradita può essere implacabile, quella della Madre di tutti gli dei può trasformarsi in un’autentica maledizione. Per guadagnarsi il proprio posto nell’Olimpo degli immortali, il figlio di Zeus si lancerà all’inseguimento di leoni invincibili, cerve dalle corna d’oro, mordaci uccelli dalle penne di bronzo, viaggerà ai confini del mondo e varcherà le soglie degli inferi. Ma ce la farà a lavarsi la coscienza dalle proprie gesta feroci, ad addomesticare la bestia ingorda che lo possiede e a trovare il coraggio di tornare ad amare?
Amico del festival UNA TORRE DI LIBRI, Simone Sarasso ha pubblicato per Rizzoli Invictus. Costantino, l’imperatore guerriero (2012, Premio Salgari 2014) e Colosseum (2013) e per Marsilio Confine di Stato (2007, Finalista al Premio Scerbanenco 2007), Settanta (2009) e Il Paese che amo (2014, Menzione Speciale della Giuria al Premio Scerbanenco 2013). E’ autore anche della biografia del motociclista Loris Capirossi (2017). Insegna scrittura creativa alla NABA di Milano.
Parco delle Betulle, via Roberto D’Azeglio, ore 19
Aperitivo (e qualcosa di più) con Giosuè Gianavello, fra vini e delizie del territorio
Parco delle Betulle, via Roberto D’Azeglio, ore 21,15
GIOSUE’ GIANAVELLO. BANDITO VALDESE
Una serata con i banditi, in collaborazione con il gruppo Janavel 2017
Eroe, ribelle, bandito, credente. La storia di Giosuè Gianavello è un incendio che non smette di bruciare.
A quattrocento anni dalla nascita, il romanzo di Bruna Peyrot, storica, e Massimo Gnone, proprietario della Libreria Claudiana di Torre Pellice e fra gli organizzatori del festival UNA TORRE DI LIBRI, ripercorre, integrando alcune fonti storiche, la straordinaria vicenda, a metà tra mito e storia, del montanaro-condottiero Giosuè Gianavello che con strategica ostinazione lottò in difesa delle “eretiche” comunità valdesi del Piemonte dalle persecuzioni armate dei Duchi di Savoia. Piccolo proprietario contadino con il ruolo di anziano di chiesa nel Concistoro di Rorà, in val Pellice, nel Piemonte occidentale, Giosuè Gianavello si trasformò lentamente in «bandito» sia in quanto si batté in difesa delle popolazioni valdesi vessate dai Savoia sia, rispetto alla sua stessa comunità, in quanto il suo esilio fu lo scotto per una pace dopo cento anni di persecuzioni. Convinto credente e abile stratega, uomo comune ed eccezionale a un tempo, la sua vicenda illustra la complessità di un periodo storico – la seconda metà del Seicento, il «secolo di ferro» – in cui le Valli valdesi, a un tiro di moschetto da Torino, erano diventate territorio disputato dalle potenze dell’epoca, prima tra tutte la Francia del re Sole.
A UNA TORRE DI LIBRI torneremo sulle orme di Gianavello e dei suoi amici banditi!
Giovedì 27 luglio
Parco delle Betulle, via Roberto d’Azeglio, ore 18
FAMIGLIE CHE ACCOLGONO. OLTRE LA PSICHIATRIA
Dal 1978 la riforma psichiatrica proclama per legge che i manicomi devono essere abbattuti e che è possibile assistere le persone con disturbi psichici con sistemi diversi dalla contenzione e dalla segregazione. La scommessa, da allora, è quella di trovare sistemi diversi di assistenza e di cura, improntati all’accoglienza e all’inclusione. Spicca, tra questi, l’inserimento in famiglie disponibili all’affidamento. In questa prospettiva si muove lo Iesa, (Inserimento eterofamiliare supportato di adulti sofferenti di disturbi psichici).
Di tutto questo parla il libro (pubblicato da Edizioni Gruppo Abele) e presentato stasera a UNA TORRE DI LIBRI. Un libro che riporta certo l’analisi e la storia di questa esperienza, ma che ad essa affianca la narrazione. Parte del volume infatti è composto da venti racconti sul tema dell’accoglienza eterofamiliare. I brani scelti, è importante segnalarlo, sono stati selezionati tra centotrenta scritti che hanno partecipato al concorso organizzato dal Servizio Iesa dell’Asl TO3 in collaborazione con la Scuola Holden di Torino: Accogliere biografie sospese.
Partecipano all’incontro: il dott. Gianfranco Aluffi, psicologo, psicoterapeuta, specialista in Psicologia clinica, attualmente Dirigente e Responsabile del Servizio Iesa e dell’Unità di Monitoraggio e Programmazione Clinica dell’Asl TO3 di Collegno, Giorgia Bles-Savoia e Catia Gribaudo.
Parco delle Betulle, via Roberto d’Azeglio, ore 21,15
STEFANO LIBERTI presenta I SIGNORI DEL CIBO
Secondo previsioni dell’Onu, nel 2050 saremo 9 miliardi di persone sulla Terra. Come ci sfameremo, se le risorse sono sempre più scarse e gli abitanti di paesi iperpopolati come la Cina stanno repentinamente cambiando abitudini alimentari? La finanza globale, insieme alle multinazionali del cibo, ha fiutato l’affare: l’overpopulation business. Stefano Liberti ci presenta un libro-reportage importante e pubblicato da Minimum Fax che segue la filiera di quattro prodotti alimentari – la carne di maiale, la soia, il tonno in scatola e il pomodoro concentrato – per osservare cosa accade in un settore divorato dall’aggressività della finanza che ha deciso di trasformare il pianeta in un gigantesco pasto.
Un’indagine globale durata due anni, dall’Amazzonia brasiliana dove le sconfinate monoculture di soia stanno distruggendo la più grande fabbrica di biodiversità della Terra ai mega-pescherecci che setacciano e saccheggiano gli oceani per garantire scatolette di tonno sempre più economiche, dagli allevamenti industriali di suini negli Stati Uniti a un futuristico mattatoio cinese, fino alle campagne della Puglia, dove i lavoratori ghanesi raccolgono i pomodori che prima coltivavano nelle loro terre in Africa.
Un’inchiesta che fa luce sui giochi di potere che regolano il mercato del cibo, dominato da pochi colossali attori sempre più intenzionati a controllare ciò che mangiamo e a macinare profitti monumentali.
Stefano Liberti pubblica da anni reportage di politica internazionale su diversi periodici italiani e stranieri. Per minimum fax ha scritto A Sud di Lampedusa. Cinque anni di viaggi sulle rotte dei migranti con cui ha vinto il Premio Indro Montanelli e Land grabbing. Come il mercato delle terre crea il nuovo colonialismo, tradotto in più di dieci paesi.
Un evento in collaborazione con l’associazione IL RIUSO di Torre Pellice.
Venerdì 28 luglio
Parco delle Betulle, via Roberto D’Azeglio, ore 17
EVENTO speciale CLAUDIANA per il Cinquecentario della Riforma protestante con la partecipazione di Franco Buzzi e Paolo Ricca
Dal 2007 Franco Buzzi è prefetto della Biblioteca Ambrosiana. Ha studiato teologia e filosofia a Milano, Roma e Monaco di Baviera. Ha dedicato i suoi lavori all’idealismo tedesco, al luteranesimo e alle dottrine politiche, giuridiche e teologiche della Seconda Scolastica. Paolo RICCA, pastore valdese, è stato ordinario di Storia del cristianesimo (1976-2002) presso la Facoltà valdese di Teologia di Roma. È stato professore ospite del Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma. La Facoltà di Teologia dell’Università di Heidelberg gli ha conferito la laurea honoris causa.
Durante l’evento saranno presentati due volumi pubblicati da Claudiana: “La Bibbia di Lutero” e “Lutero” di Heinz Schilling. Per tutta la vita, la Bibbia fu il testo di riferimento del padre della Riforma. La sua traduzione dell’Antico e del Nuovo Testamento ha plasmato la lingua tedesca. Sulle Scritture, annuncio della Parola di Dio a tutti gli esseri umani e testimonianza, indiretta o diretta, di Gesù Cristo, poggia il pilastro dottrinario protestante della Sola Scriptura. Franco Buzzi mette in luce il rapporto inscindibile di Lutero con la Bibbia e mostra quanto la sua opera di traduzione e di commento sia stata rivoluzionaria. La fondamentale biografia di Lutero a cura di Heinz Schilling unisce l’approccio rigoroso dello storico, fondato sui documenti e sulle più recenti ricerche in ambito archeologico, economico e sociologico, al taglio divulgativo, rendendo accessibile a un vasto pubblico la prima fase della Riforma nell’azione e nell’opera del suo iniziatore.
Parco delle Betulle, via Roberto D’Azeglio, ore 18,30
Aperitivo con l’autore. ALBERTO SCHIAVONE | Ogni spazio felice
Ada e Amedeo sono sposati da oltre vent’anni, hanno avuto una vita piena e due figli, Sonia e Alex. Ma il meccanismo di questa famiglia si è inceppato e Ada non è riuscita ad assorbire l’impatto di un colpo che l’ha distrutta.
Era una professoressa stimata, una moglie attenta, una madre premurosa, ora, invece, si rifugia nell’alcol. Amedeo la ama ancora, ma non riesce a infrangere la barriera di dolore che si è alzata tra loro. Hanno chiuso fuori il mondo, gli amici, la vita. Solo Sonia riesce a regalare ai genitori ancora qualche momento di normalità.
Alberto Schiavone è nato a Torino nel 1980, vive e lavora a Milano. Ha esordito nel 2009 con La mischia, definito da Gianni Mura uno dei migliori libri sportivi dell’anno. In seguito ha pubblicato due romanzi: La libreria dell’armadillo e Nessuna carezza. Ogni spazio felice è stato pubblicato quest’anno da Guanda.
Un evento in collaborazione con il festival “Borgate dal vivo“
Parco delle Betulle, via Roberto D’Azeglio, ore 21,15
CON IL CIELO E LE SELVE di MARIO RIGONI STERN
Uno spettacolo interpretato e diretto da PINO PETRUZZELLI
Autore, regista e attore del Teatro Stabile di Genova.
Ingresso gratuito
Pino Petruzzelli, regista, attore e autore del Teatro Stabile di Genova, diventa testimone dell’amore di un uomo per la propria terra, interpretando i protagonisti del libro “Uomini, boschi e api” di Mario Rigoni Stern edito da Einaudi.
“Voce narrante e fulcro di un monologo letteralmente volato in poco più di un’ora di rappresentazione è Pino Petruzzelli che ha colto in pieno lo spirito dei racconti di Rigoni Stern, rendendogli un omaggio che vale in emozione e sensibilità più di molte altre celebrazioni ufficiali. Petruzzelli si è accostato con rispetto ai boschi, alle stagioni e ai tempi dell’Altopiano, lasciando parlare un mondo fatto di dialoghi con la natura, di sguardi e piccoli gesti al sapore inconfondibile del buon vino e del tabacco, rigorosamente trinciato forte. Un mondo contenuto nelle dimensioni geografiche ma infinito nelle relazioni che è capace di creare. Un mondo che, tradotto in intrecci narrativi, ha la forza della semplicità, nella quale ogni parola, italiana, veneta o cimbra che sia si carica di significati profondi e particolari. Un buon segnavia di tutto ciò è la particolare concezione del tempo sottesa alla poetica di Mario Rigoni Stern; un buon segnavia dell’efficacia scenica del lavoro di Petruzzelli è stata l’emozione, palpabile in sala. Un’ora abbondante, leggera nello scorrere, il pubblico attento, applausi rispettosi e qualche concessione al sorriso, ma soprattutto attenzione ed emozione intense, man mano che sul palco si andavano a manifestare personaggi e situazioni. «Impegnativo davvero, trasformare in azione scenica un testo nato per essere letto sulla carta», è stato il saluto dell’attore: certo, impegnativo, ma a dispetto di un’umiltà che da sola merita un applauso, il valore aggiunto di Petruzzelli è stato aver dato forma non solo ai racconti di Mario Rigoni Stern, ma al complesso sistema di esperienze e pensiero ad esso sottesi” – Lorenzo Parolin (IL GIORNALE DI VICENZA)
Parco delle Betulle, via Roberto D’Azeglio, ore 22
PICCOLO CIRCO BARNUM in concerto
“Intima canzone d’autore elettroacustica, scarna, accorata, intensa, poetica; parole suggerite con un fil di voce che esplodono sul finire, arrangiamenti ridotti all’osso, pochi fronzoli e la ricerca dell’essenza”. Rumore.
Il PICCOLO CIRCO BARNUM è un trio electrofolk con echi western e psichedelici, in cui si fondono sonorità acustiche ed elettriche, narrazioni intime e visioni collettive. E’ composto da Davide Bertello (voce e chitarra acustica), Alessandro Savino (chitarra elettrica, slide, e-bow) e Andrea Astesana (basso acustico, stomp box, loop station). Nel 2016 pubblica “8420 Angrogna”, EP autoprodotto ispirato ai cieli stellati, ai cambi di prospettiva che sanno suscitare. Il titolo trae spunto dall’omonimo asteroide, scoperto e classificato presso l’osservatorio astronomico di Prescott (USA) da Paolo Gustavo Comba, matematico e astronomo originario di Angrogna, villaggio montano situato sulle Alpi Cozie, Piemonte Occidentale.
Sabato 29 luglio
Parco delle Betulle, via Roberto D’Azeglio, ore 16,30
GUIDO ANDRUETTO | Bertone. La montagna come rifugio
Un libro appena pubblicato da Castelvecchi in occasione dei 40 anni della scomparsa di Giorgio Bertone, alpinista tra i più forti degli anni Sessanta e Settanta, guida alpina di Courmayeur. Morto a soli 34 anni in un incidente aereo sotto la cima del Mont Blanc du Tacul, mentre effettuava un volo di addestramento a bordo del suo Piper, fu il primo italiano, in cordata con Lorenzino Cosson, a salire in cima a El Capitan, nel parco della Yosemite Valley in California, paradiso degli arrampicatori, tra i più grandi monoliti di granito al mondo. Anche Reinhold Messner mi ha raccontato che quando fecero quell’ascensione, nel ‘74, tutti gli alpinisti in Europa rimasero increduli. A parlare con l’autore ci sarà Simone Bobbio, giornalista per Montagne 360°, la rivista del Club Alpino Italiano, e addetto stampa del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese.
Guido Andruetto è giornalista de la Repubblica e scrive anche per il Venerdì, D la Repubblica e Robinson, oltre che per GQ e Rolling Stone.
Parco delle Betulle, via Roberto D’Azeglio, ore 17,30
FABIO GEDA | ANIME SCALZE
Siamo molto felici per il ritorno di Fabio Geda sul palco di UNA TORRE DI LIBRI. E il suo ultimo romanzo, “Anime scalze” (Einaudi) è splendido.
Ercole Santià trascorre l’infanzia ricucendo gli strappi quotidiani della vita. Lui e sua sorella Asia tirano avanti a stento – con fantasia e caparbietà – insieme al padre, un personaggio tanto inadeguato quanto innocente; eppure, come tutti, crescono, vanno a scuola, s’innamorano. Finché, all’improvviso, ogni cosa attorno a Ercole inizia a crollare. Niente sembra in grado di fermare la slavina che lo sta travolgendo, nemmeno Viola, la ragazza che da qualche tempo illumina i suoi giorni. Convinto che quello di incasinarsi sia un destino scritto nel sangue della propria famiglia, è sul punto di arrendersi quando viene a sapere che la madre, di cui non ha notizie da anni, abita non lontano da lui. L’incontro con la donna lo metterà di fronte alla necessità di reagire compiendo una scelta drammatica. L’unica possibile, forse, se vuole cambiare il proprio destino e proteggere le persone che ama.
Fabio Geda ha scritto, tra gli altri, Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani (Instar Libri 2007, Feltrinelli 2009), Nel mare ci sono i coccodrilli (Baldini & Castoldi 2010), L’estate alla fine del secolo (Baldini & Castoldi 2011), Se la vita che salvi è la tua (Einaudi Stile Libero 2014), Anime scalze (Einaudi Stile Libero 2017) e la serie per ragazzi Berlin (Mondadori 2015-2016). È tradotto in trentadue Paesi.
Parco delle Betulle, via Roberto D’Azeglio, ore 21,15
MAURIZIO DE GIOVANNI | I GUARDIANI
Maurizio de Giovanni, un altro autore amico del festival UNA TORRE DI LIBRI, vive e lavora a Napoli. Nel 2005 vince un concorso per giallisti esordienti con un racconto incentrato sulla figura del commissario Ricciardi, attivo nella Napoli degli anni Trenta. Il personaggio gli ispira un ciclo di romanzi che comprende Il senso del dolore, La condanna del sangue, Il posto di ognuno, Il giorno dei morti, Per mano mia, Vipera (Premio Viareggio, Premio Camaiore), In fondo al tuo cuore e Anime di vetro. Nel 2012 esce per Mondadori Il metodo del Coccodrillo (Premio Scerbanenco), dove fa la sua comparsa l’ispettore Lojacono, ora fra i protagonisti della serie dei Bastardi di Pizzofalcone, ambientata nella Napoli contemporanea e che è diventata anche una seguitissima serie TV con Alessandro Gassmann.
Tutti i libri di Maurizio De Giovanni sono tradotti o in corso di traduzione in Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, Russia, Danimarca e Stati Uniti. De Giovanni è anche autore di racconti a tema calcistico sulla squadra della sua città, della quale è visceralmente tifoso, e di opere teatrali.
Il suo ultimo romanzo è “I Guardiani” (Rizzoli). Napoli non è una città come le altre. Soltanto Maurizio de Giovanni poteva scrivere questo romanzo, che nasce dalla conoscenza profonda di una città e della sua gente ma si spinge molto più lontano, mettendo in discussione tutte le categorie, comprese quelle letterarie, per inseguire una verità che forse avevamo davanti da sempre e non abbiamo mai voluto vedere. E questo è l’inizio. Solo l’inizio.
A dialogare con Maurizio De Giovani ci sarà lo scrittore torinese Enrico Pandiani.
Domenica 30 luglio
Caffè Londra, via Arnaud 16, ore 11,30
MATTIA MAGRA con le illustrazioni di ALIDA SIRIANNI | LO SCOIATTOLO TAP E I RACCONTI DELLA NONNA
Una storia illustrata dai toni delicati, Lo scoiattolo Tap e i racconti della Nonna è un libro che accompagna i piccoli lettori nella vita quotidiana di una famiglia di scoiattoli rossi che vivono l’esperienza di malattia di Nonna Scoiattolo. La narrazione fiabesca e le illustrazioni aiutano a immedesimarsi con i personaggi e diventano strumenti fondamentali per la comprensione di una malattia tanto complessa e triste. L’idea di realizzare un libro che affronti il tema dell’Alzheimer, malattia sempre più diffusa ma sulla quale l’informazione è spesso frammentaria, è nata dall’esperienza di Infine Onlus, associazione che dal 2014 opera a Torino con progetti di assistenza alle famiglie che devono prendersi cura di malati di demenza. E i bambini, testimoni involontari della progressione della malattia nei loro cari, non
possono essere lasciati soli con il disagio e la sofferenza che questo può provocare in loro.
Parco delle Betulle, via R. D’Azeglio, ore 16,30
SILVIA BONINO | AMORI MOLESTI
Il libro, pubblicato da Laterza, parte dalla constatazione, ormai scientificamente acquisita, che gli esseri umani, in quanto animali culturali, non possono essere compresi se non esaminando l’interazione tra i fattori biologici e quelli culturali. Per capire davvero la violenza degli uomini contro le donne, e soprattutto per prevenirla, occorre quindi considerare anche il nostro cervello, risultato dell’evoluzione filogenetica dai vertebrati alla specie umana. Amori molesti è un libro diverso e innovativo, che fa luce sulla complessità delle relazioni sessuali e affettive tra uomini e donne senza biologismi né sociologismi, con un preciso richiamo alle responsabilità di ognuno.
Silvia Bonino, professore ordinario di Psicologia dello Sviluppo.
Laureata in Pedagogia e specializzata in Psicologia (Università di Torino).
Psicologo aiuto presso i servizi di salute mentale dal 1977 al 1987.
Dal 1987 professore di I fascia, prima presso l’Università dell’Aquila degli Abruzzi e poi presso l’Università di Torino. Con l’autrice dialoga la scrittrice e storica Bruna Peyrot.
Parco delle Betulle, via R. D’Azeglio, ore 17,30
DONATELLA DI PIETRANTONIO | L’ARMINUTA
Ci sono romanzi che toccano corde cosí profonde, originarie, che sembrano chiamarci per nome. È quello che accade con L’Arminuta fin dalla prima pagina, quando la protagonista, con una valigia in mano e una sacca di scarpe nell’altra, suona a una porta sconosciuta. Ad aprirle, sua sorella Adriana, gli occhi stropicciati, le trecce sfatte: non si sono mai viste prima. Inizia cosí questa storia dirompente e ammaliatrice: con una ragazzina che da un giorno all’altro perde tutto – una casa confortevole, le amiche piú care, l’affetto incondizionato dei genitori. O meglio, di quelli che credeva i suoi genitori. Per «l’Arminuta» (la ritornata), come la chiamano i compagni, comincia una nuova e diversissima vita. Donatella Di Pietrantonio conosce le parole per dirlo, e affronta il tema della maternità, della responsabilità e della cura, da una prospettiva originale e con una rara intensità espressiva. Le basta dare ascolto alla sua terra, a quell’Abruzzo poco conosciuto, ruvido e aspro, che improvvisamente si accende col riflesso del mare.
Donatella Di Pietrantonio vive a Penne, in Abruzzo, dove esercita la professione di dentista pediatrico. Ha esordito con il romanzo Mia madre è un fiume (Elliot 2011, Premio Tropea). Con Bella mia (Elliot 2014) ha partecipato al Premio Strega. Per Einaudi ha pubblicato L’Arminuta (2017).