Questa settimana a Stranamore…
giovedì venerdì e sabato, dalle ore 20
Cena al Circolo
La cucina di Stranamore è aperta giovedì, venerdì e sabato dalle ore 20 alle 22,30. Tutti i giovedì menù alla carta di pesce.
Prenotate il vostro tavolo al n. 320 3045955
novità: menù fisso completo a €20
oltre al menù alla carta
Tessera Arci sempre necessaria
sabato 7 ottobre, dalle ore 21,30
“Quiproquo”
Uno spettacolo di cine-concerto della compagnia Cab’Cabaret. Una serata divertente adatta a grandi e piccini, con due repliche: ore 21,30 e ore 23.
ingresso libero – tessera Arci necessaria
Questo mese ospitiamo la mostra personale di Franco Antoniotti. Prorogata fino a sabato 7 ottobre!
Gente(dello)Strana presenta:
L’intervista della settimana:
Elvis e il servizio civile
Elvis è uno dei ragazzi che presteranno servizio civile a Stranamore per la stagione 2017/2018.
Oggi gli chiediamo di raccontarci qualcosa di sè e del suo Paese di origine.
Ciao Elvis! Tu non sei nato in Italia, da quale Paese provieni?
Sono nato in Nigeria, a Benin City, dove ho vissuto fino a 18 anni. Mia mamma è venuta in Italia quando io ero ancora piccolo ed ho vissuto con i miei parenti.
Sono arrivato in Italia nel 2011, per l’esattezza il giorno 11.11.2011…
A dire il vero, sono anche atterrato in aeroporto alle ore 11 e qualche minuto!
E cosa hai pensato quando hai notato questa coincidenza?
Ho sperato che mi portasse fortuna…
Cosa speravi quando sei arrivato qui?
Prima di partire stavo per entrare alla facoltà di Economia, speravo di continuare l’Università in Italia. Poi non è stato possibile perchè i titoli di studio che avevo raggiunto in Nigeria non sono stati riconosciuti validi in Italia.
Quindi cosa hai fatto?
Ho dovuto ricominciare a studiare per prendere la licenza media, che ho già ottenuto. Poi ho conseguito un diploma professionale di un anno e adesso continuo a studiare italiano presso l’istituto Buniva, per migliorare il mio livello.
Cosa facevi in Nigeria, ci racconti qualcosa?
Giocavo a calcio in una squadra professionale (Dotmond fc), cantavo rap e componevo dei pezzi. Ho lavorato come muratore, un lavoro che mi piaceva, ma è diverso da come lavorate in Italia, qui è più facile, nel mio Paese non abbiamo gli stessi strumenti, si fa tutto a mano.
Come mai hai deciso di venire in Italia?
Mia mamma era già qui e mi ha proposto di raggiungerla. Mi faceva piacere, ma mi dispiaceva anche. Sapevo che era una cosa positiva per me e il mio futuro.
Senti la mancanza della tua vita in Nigeria?
Sì, mi manca tutto, soprattutto il modo di vivere, la natura, il clima, il modo di festeggiare… le nostre feste sono molto rumorose, simili a quelle brasiliane, persino il nostro Natale! Qui è diverso, non si può fare. E ovviamente mi manca la parte della mia famiglia che è rimasta lì.
Raccontaci i tuoi primi tempi in Italia.
All’inizio è stato molto difficile, non parlavo con nessuno. Faceva freddo, non ero abituato! Ho cercato di frequentare la Chiesa (sono cattolico) anche nella speranza di fare amicizie, ma nessuno voleva parlare con me (nessun “bianco” intendo) che io speravo invece di conoscere…
Quali sono le prime persone italiane con cui hai fatto amicizia?
La mia prima fidanzata italiana. Adesso ho tanti amici italiani. Mi sforzo molto di fare buona impressione, ho sempre paura che la gente pensi che siamo tutti uguali noi di colore, malintenzionati o pericolosi. Sono stato anche allontanato per questo in passato e non voglio che ricapiti.
Bhe Elvis, qui a Stranamore sei il benvenuto!
Perchè hai scelto di fare il servizio civile?
Ho pensato che è una buona occasione di imparare nuove cose e di fare attività che mi piacciono, come cucinare. Un opportunità di andare avanti, di non stare a casa, di conoscere gente nuova.
Cosa sogni per il tuo futuro?
Sono appassionato di danza, mi alleno ogni volta che mi è possibile e sono esperto in varie tecniche, sogno di diventare insegnante un giorno. Mi piacerebbe restare in Italia, anche se mi rendo conto che è un po’ complicato stare qui, sono confuso… Speravo di avverare prima i miei sogni, ma non sta andando come avevo immaginato. Da un po’ di tempo sto facendo esperienza nel campo della cucina, che mi piace molto.
E nel frattempo… continuo a sognare!
“Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni” (Paulo Choelo)
Elvis starà con noi per i prossimi 12 mesi e faremo di tutto affinché siano un’esperienza felice, sicuri che abbiamo molto da condividere ed imparare da ambo le parti.
E per una volta facciamo un’eccezione alla nostra natura laica e pubblichiamo la frase d’apertura della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato:
«Il forestiero dimorante fra voi lo tratterete come colui che è nato fra voi; tu l’amerai come te stesso perché anche voi siete stati forestieri in terra d’Egitto. Io sono il Signore, vostro Dio» (Lv 19,34).