La Fondazione Centro Culturale Valdese è lieta di invitare
alla presentazione del libro di Aline PONS
“Parole di montagna. Il lessico geografico nelle Alpi Cozie”,
publications de l’Association Internationale d’Etudes Occitanes (Toulouse FR), XII,
Brepols Publishers, 2019, Belgio,
XVI+323 p.
ISBN: 978-2-503-58522-2, EUR 79,00.
Sabato 18 luglio 2020, sul piazzale antistante il Tempio Valdese di Torre Pellice, alle ore 16,45 a cura di Daniele JALLA. Presente l’autrice.
Alle ore 18 il Concerto de Ij sonador ambulant, nell’ambito della Rassegna “Samedi et dimanche avec le français, la musique et le chant”; il trio Vietraverse propone arrangiamenti originali su musiche tradizionali di lavoro, amore e guerra in francese e occitano.
Il significato delle parole di montagna come chiave per accedere alla visione del mondo dei montanari.
Le “parole di montagna” sono state studiate soprattutto perché le loro radici etimologiche risalgono spesso a epoche precedenti alla romanizzazione delle Alpi: in questo lungo periodo, il lessico geografico è rimasto vivo nelle parlate occitane, subendo delle modifiche anche importanti non solo dal punto di vista fonetico, ma anche dal punto di vista del significato. Questo volume da un lato rappresenta in sincronia la variazione diatopica del significato delle “parole di montagna”, attraverso un apparato di carte semasiologiche opportunamente commentate, dall’altro restituisce la speciale “visione del mondo” soggiacente alla strutturazione del lessico geografico in un determinato numero di località, attraverso una trattazione articolata per campi semantici e un Lessico specifico. La ricerca da cui nasce questo libro ha coinvolto dieci località di parlata occitana distribuite sui due versanti della Alpi Cozie, a più di mille metri di quota, ed è stata svolta dall’autrice per la redazione della sua tesi di dottorato (che ha vinto il premio Peter T. Ricketts promosso dall’AIEO).
Aline Pons
ha conseguito nel 2017, discutendo la tesi da cui nasce questo volume, un dottorato in Scienze del Linguaggio e della Comunicazione presso l’Università di Torino, dove attualmente lavora a diversi progetti di ricerca linguistica sulle Alpi Occidentali. Cresciuta in montagna, ha trovato nell’inchiesta di campo il modo di mettere a frutto la sua passione per le Alpi, per le persone che le abitano e per le loro lingue.