Edizione 2016 per Panettone in Vetrina, mercatino dedicato alle eccellenze gastronomiche italiane, ed in special modo ai dolci della tradizione natalizia. Due giorni ricchi di gusto, con tante alternative compresi particolari esperimenti che mescolano dolce e salato, giocando con i sapori; non solo poi panettoni e pandori, ma pure diverse altre tipologie di dolci, dalle torte alle crostate.
Buona come sempre l’affluenza di visitatori, centrata l’idea di portare il momento più vicino alle feste natalizie, in modo da aprire propriamente la stagione festiva pinerolese.
Ed ecco che il report potrebbe anche concludersi qua: già lo scorso anno spiegai come una manifestazione simile avesse ormai la necessità di un suo spazio ripensato, più largo e con qualche momento a corredo, mentre invece tutto rimane sostanzialmente ugale. Identico. Anzi, forse persino con qualche momento in meno di creatività, lasciando scivolare il tutto appunto ad un mercato dove si assaggia e si comperano i panettoni per il Natale. Sicuramente tradizionale, così come di sicuro molta gente è già lieta di tutto ciò, ma anche per loro è evidente (credo) il come la struttura del Baralis sia ormai soffocante. Quest’anno già a partire dal pomeriggio del sabato si è arrivati a stiparsi in maniera clamorosa, dosando gli ingressi a decine per volta: contando poi che la parte del corridoio è destinata ad altri 2 o 3 espositori, la gente fa la fila sulle scalinate, al di fuori dell’edificio, al freddo e magari pure alla pioggia.
“Merita lo stesso” dice qualcuno uscendo dall’evento a quelli che attendono fuori, e quindi come sopra la soddisfazione rimane, ma più grazie all’eccellenza dei prodotti ed alle trovate degli chef. Quando lo spazio è piccolo i tempi da ogni singolo stand sono estremamente stringati (ovvio quando si hanno persone che spingono per arrivare lì), alcuni espositori si sono trovati a mettere vassoi esterni per gli assaggi, per non parlare dell’area dedicata alle prelibatezze del sud, meglio nota come “inavvicinabile” a causa della calca che ci si formava intorno.
Ormai l’evento è maturato per essere qualcosa di più e per muovere più persone, facciamo trovare loro il giusto servizio al proposito.
E fatemi scrivere qualchecosa di diverso dalle precedenti edizioni, così giusto per rendermi più vario il lavoro, altrimenti prometto che il prossimo anno farò Ctrl+C Ctrl+V, e vediamo chi se ne accorgerà.
Eccovi infine qualche foto: