I mercatini (ini) di Natale a Pinerolo, e l’evento MultiChristmas

multichristmas 2013 parte 1 (4)Doppia manifestazione natalizia espositiva nel fine settimana Pinerolese: da una parte le bancarelle espositive nel centro storico dei mercatini di Natale, dall’altra l’evento Multi Christmas organizzato all’interno del salone espositivo Palared di Abbadia Alpina. Vediamole dunque assieme, non tanto per fare alcun tipo di paragoni, ma più semplicemente per similarità di contenuti, sia in positivo che in negativo. Prima di parlare di quanto visto però è necessario specificare che questo articolo potrebbe ancora andare a modificarsi la settimana successiva alla sua pubblicazione online, dato che tali eventi avranno una doppia collocazione temporale, ovvero sia il 14 – 15 dicembre che il 21-22 di ugual mese: speriamo dunque di potere aggiornare questo reportage in meglio, anche come immagini.

Mercatini (ini) in città

Le luci di Natale artistiche sono la piccola buona idea da seguire anche per tutto il resto: mostrare cose interessanti.

Le luci di Natale artistiche sono la piccola buona idea da seguire anche per tutto il resto: mostrare cose interessanti.

Organizzati dalla Pro Loco di Pinerolo nelle giornate di sabato e domenica, compaiono a grandi lettere nei cartelloni dedicati alle manifestazioni cittadine natalizie, come mercatini di Natale. Un buon numero di persone si è mosso lungo le vie del centro storico per osservare ed acquistare tante piccole curiosità realizzate a mano. Ogni spazio era seguito da un piccolo foglio illustrativo per spiegare il tipo di attività legata al tal bancone: si è passati dunque dai prodotti naturali a soprammobili e piccoli oggetti per la casa, a ricami, centritavola, alcuni libri, bigiotteria artigianale.
Purtroppo però il risultato finale è stato piuttosto scarno, con davvero una bassa quantità di espositori, sistemati tutti lungo i porticati: la qualità non è malvagia, ma nel giro di una decina di minuti si è già ultimato il giro.

I piccoli tavoli allestiti lungo i portici del Centro Storico.

I piccoli tavoli allestiti lungo i portici del Centro Storico.

Nel corso del tragitto è possibile trovare anche in Piazza San Donato una giostra per i più piccoli, un bel pensiero, ma lascia un momento interdetti la posizione proprio davanti al Duomo: probabilmente scarseggiavano altri spazi. In Piazza Facta invece, e questo per tutto il periodo natalizio, si possono trovare le interessanti luci artistiche realizzate dagli studenti dell’Istituto tecnico Buniva, esposte in un vero e proprio concorso che permette a chiunque di lasciare la propria preferenza: sicuramente particolari, talvolta un po’ estrose, ma una buona idea che dà spazio al talento giovanile e riempie di vari colori la piazza. Sempre in ugual piazza è possibile infine trovare un grande megaschermo il quale proietta tutte le attività che hanno avuto luogo in città nel corso dell’anno: una scelta interessante, specialmente se paragonata a quella del 2012 che prevedeva l’inserimento di un grande albero illuminato dalla corrente prodotta da alcune biciclette, con la quale Pinerolo si mostrava decisamente vicina alle tematiche dell’ambiente e della salvaguardia degli sprechi di energia; a quanto pare per questo Natale si è deciso di intraprendere il percorso diametralmente opposto.

MultiChristmas… un po’ troppo multi?

L'esposizione dei presepi è sempre una buona attrazione, sarebbe da ampliare ulteriormente.

L’esposizione dei presepi è sempre una buona attrazione, sarebbe da ampliare ulteriormente.

Passiamo dunque alla seconda edizione di MultiChristmas, esposizione natalizia all’interno del salone Palared, che potremmo quasi definire un completamento ai mercatini appena descritti, nel bene e nel male. Infatti gli eventi presentati non sono moltissimi, seppure interessanti, e vanno talvolta anche a ripetersi nel corso delle due settimane, abbassando un po’ una varietà di offerta in tal senso. Ritorna però il concorso atto a premiare il presepe meglio costruito, creando un angolo apposito tutto dedicato a questa antica tradizione. Un po’ meno numerosi i lavori in gioco, ma non di minore qualità, mostrando davvero quanta fantasia artigiana ci sia ancora dalle nostre parti: tanti i materiali utilizzati, dal legno al polistirolo, dalla lana alla terracotta, in una bella amalgama di creatività, con idee da applaudire e, perché no, qualche spunto da riapplicare anche sui nostri presepi casalinghi. Terminano l’esposizione di statuette una piccola dimostrazione del presepe meccanico di Bricherasio ed una ricca collezione di piccole raffigurazioni della Natività realizzate in diverse parti d’Italia e del mondo. Altra competizione quella tra i bambini delle scuole materne ed elementari, dal titolo “Il colore del mio Natale”, che ha presentato lavori spesso legati al tema del riciclo, molto molto carini.

Alcuni tra gli stand in stile più natalizio.

Alcuni tra gli stand in stile più natalizio.

Volendo concentrarsi invece sulla parte espositiva, il salone ha ospitato nei suoi 3 piani molti banchi che ricalcano abbastanza come contenuto quanto descritto poc’anzi per i mercatini cittadini, dunque varie lavorazioni artigianali, prodotti naturali, oggetti per tutti i giorni, eccellenze gastronomiche… una scelta variegata che ha permesso di spaziare sotto più fronti, ma che al contempo si è allontanata talvolta dalla tematica più strettamente natalizia. E’ innegabile che ogni commerciante presente abbia diritto ad un suo spazio, ma è come se rispetto all’anno scorso ci fosse stata meno atmosfera, e più una esposizione di prodotti vari senza troppo ordine. Purtroppo, senza attrattive forti, la gente latita sempre nello spostarsi o dare la propria attenzione, e ciò alla fine grava sugli espositori stessi, che infatti ad oggi non hanno espresso molta contentezza sul risultato. Più settorializzazione, più chiarezza, maggiore vicinanza all’espressione natalizia i punti sui quali lavorare.
Nella settimana seguente si è visto qualche passo in positivo per entrambi gli eventi: un poco più di brio al Palared e la comparsa di un grande albero natalizio in Piazza Facta, dalla singolare forma “a uovo”.
A seguire una galleria di altre immagini:

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