“Le memorie di un pazzo” è la versione teatrale dell’omonimo racconto di Nikolaij V. Gogol in cui si segue il declino mentale, la perdita di contatto con la realtà, di un oscuro impiegato ministeriale della Russia della metà dell’800: Aksentij Ivanovic Poprishchin. Un uomo semplice, destinato ad una vita ripetitiva e monotona, con un lavoro privo di umanità nella Russia di metà ‘800 non molto lontana in questo dal mondo a noi contemporaneo, si rifugia attraverso le pagine di un diario, quasi antesignano di selfies, tweets e posts su profili Facebook, nella costruzione di una vita diversa e tanto affascinante quanto folle e lontana dalla realtà.
Giacomo Pace, co-fondatore della Scuola di Teatro Daimon e regista della Compagnia Teatrale Daimon, mette in gioco se stesso tornando sul palco con un monologo frutto di un lavoro di intima ricerca personale, perché in fondo a ognuno di noi c’è un Aksentij Ivanovic Poprishchin che vorrebbe fuggire dalla realtà in cui vive.
Giacomo Pace Nato a Torino (Italia). Si è formato a New York allo Stella Adler Studio of Acting N. Y. e agli Actors Studio Seminars N. Y. e in Italia completando il percorso di training per attori e script analysis di Michael Margotta. Ha seguito la summer intensive di tecnica Meisner con Alex Taylor (The Taylor School of Acting, Burbank, California). In Italia ha studiato danza Graham con Anna Grazie D’Antico e Matilde De Marchi (Arké Danza).