Un weekend corposo quello della Notte delle Muse 2018, seconda volta che il Comune di Pinerolo mette in unico sistema tutti i suoi musei aprendoli gratuitamente al pubblico ed arricchendoli con spettacoli e mostre tematiche. E dunque come non dedicare, in occasione dell’anno Caprilliano questa edizione proprio alla figura di Federigo Caprilli, con maggiore focus sulla sua trovata e sulla sua storia nella giornata di domenica. Purtroppo l’iter che porta ad organizzare eventi così grandi e ramificati (e che sta già posticipando ed eliminandone un sacco che seguivamo con piacere di anno in anno), ha visto ridursi di un po’ la quantità di momenti spalmati sui vari giorni, in special modo per la giornata di domenica come vedremo, ma nello stesso tempo una solida base ha permesso nel suo complesso di portare a casa la manifestazione con buoni risultati, che troverete in calce al pezzo.
Ma vediamo dunque giorno per giorno un report del nostro vagabondare per i tanti musei pinerolesi, come sempre seguito da gallerie di immagini scattate sul posto.
Venerdì in verde
Partiamo con il Venerdì delle Muse, e nello specifico dal Salone dei Cavalieri, ospitante una mostra d’arte contemporanea ad opera degli allievi dell’istituto Buniva e del Comitato CREO: al di là della tipologia di arte, che sappiamo dividere il pubblico, ci sono stati diversi elementi molto suggestivi, ed in alcuni casi hanno previsto anche una partecipazione diretta delle persone con i loro messaggi. Le De_Locazioni del titolo sono storie di gente che parte, gente che reagisce alle sfide della vita e del proprio paese, cercando uno spazio nel mondo a testa alta.
Poche ore dopo ed ecco partire un serale tutto dedicato al Museo di Scienze Naturali di Pinerolo ed alla stupenda cornice del parco attorno a Villa Prever, resa ancora più suggestiva da un sapiente gioco di luci: spazio che sarebbe da utilizzare sempre di più, specialmente in periodo estivo. Oltre agli spazi museali aperti, arricchiti da una interessante collezione di insetti in bacheca, si è potuto assistere ad un doppio spettacolo dove al centro c’è sempre stata un’altra delle figure cardine di Pinerolo: la bicicletta. Mezzo simpatico, mezzo a scarsissimo impatto sull’ambiente, mezzo persino osteggiato nella storia, e che rivive tra le pagine di letture nel parco e che perfino diventa modo per creare energia con Daniele Ronco ed il suo “Mi abbatto e son felice”. Ancora un giro notturno tra le piante del parco, e poi a casa, per ripartire sabato pomeriggio con…
Il Sabato si anima la notte nei musei
Eventi per i bambini, come i laboratori del CeSMAP ed alla Casa del Senato, ma anche seguite dai ragazzi stessi come al museo del Mutuo Soccorso: così partono le attività del sabato, con consueto ritrovo nell’atrio di Palazzo Vittone (e non fuori solo a causa di un meteo ballerino), per l’inagurazione vera e propria dell’evento con autorità e direttori dei tanti musei partecipanti (credo quest’anno tutti quelli cittadini abbiano aderito). Il tempo placa fortunatamente l’acqua dall’alto e permette così qualche attività in più esterna, come le prove di mascalcia con forgiatura dei ferri di cavallo, i diversi momenti culturali ed artistici sul Sagrato Animato della chiesa di Sant’Agostino (senza contare i concerti classici di giovani molto bravi, ma non li metto in questo insieme essendo stati all’interno della chiesa stessa), opere in video proiettate su maxischermo, balli occitani dalle finestre del Museo Etnografico (nel senso di musica suonata verso la strada sottostante, non immaginatevi i cascatori hollywoodiani), danze arabeggianti ed un gran finale… in verticale.
La via davanti a Palazzo Vittone è stata infatti allestita con una grande struttura di metallo e cavi, base per le meravigliose acrobazie del Cirko Vertigo: atleti? Ballerini? Acrobati? Forse tutte e tre queste figure messe insieme, ma l’importante è stato il grande spettacolo che ci hanno regalato, con giochi di manualità incredibile e veri voli verso il cielo avvolti da corde, nastri ed anelli, e che hanno fatto sognare un picco di pubblico di tutte le età. Ancora spazio poi per qualche show (come il buffo “contrabbandiere di acciughe” del Teatro Moscerino) e per le visite in notturna, utili per cogliere già qualche dettaglio per l’ultima giornata di eventi museali. O Musali.
Una domenica Caprilliana, tra storia e fantasia
Già sperimentata con successo nella scorsa edizione, dal mattino domenicale è partita una caccia al tesoro all’interno di tutti i musei Pinerolesi, quest’anno però con spostamenti liberi e quindi estesa sino alle tarde ore del pomeriggio.
Ma come detto il focus della giornata è stato Pinerolo città della Cavalleria e resa per questa famosa nel mondo grazie alle trovate di Federigo Caprilli, che proprio da noi sperimentò ed affinò il suo metodo, per l’epoca rivoluzionario, di salto assieme all’animale e senza forzarlo; dopo avere vinto numerosi tornei e fondato una sua scuola di cavalleria, purtroppo potè godersi per poco i dovuti meriti a causa di una mai troppo meglio precisata morte prematura. Questi ed altri momenti appartenenti alla sua storia sono emersi sia dalle letture dei ragazzi presso il Museo della Cavalleria, sia grazie alla interessante visita alla Cavallerizza Caprilli, grande edificio pinerolese fin troppo poco conosciuto e sfruttato, e che conserva invece ancora le memorie di una grande tradizione cavalleresca. Come accennato in apertura però, la domenica è stato il giorno meno carico di eventi: ne abbiamo così approfittato per qualche foto al Museo Diocesano, solo da quest’anno unitosi al ciclo delle Muse, e con qualche interessante pezzo, soprattutto legato agli ornamenti sacri.
Però non posso fare alcuna critica al gran finale della manifestazione, che in realtà va a riallacciarsi al Festival delle Immagini dell’Interno (del quale dovrebbe arrivare programma in questi giorni sul sito, state sintonizzati!) e che ha coinvolto nel serale tutta la piazza del Duomo, con la poesia di Fiers a Cheval: uno spettacolo di luci e musica ma soprattutto di immagini sognanti, con gli attori che da grandi piume si trasformano in giganti cavalli bianchi, coinvolti in una coreografia di movimenti e balli davvero da lasciare senza parole.
E così arriva alla fine anche questa seconda volta per la Notte delle Muse, dimostrando che c’è modo di creare una rete museale cittadina forte e che porta benefici a tutti, di far conoscere anche da fuori le bellezze di Pinerolo e pure che, con meno, si punta al meglio, e sicuramente diversi momenti di questo weekend saranno da ricordare.
Ringraziando così il Comune e gli organizzatori tutti per l’impegno messo in campo e per la possibilità di contare il nostro supporto stampa del sito come media partner, e scusandomi come sempre per tutti quei momenti che non sono riuscito a catturare o solo parzialmente, principalmente per concomitanze di orari, vi lascio alle tre fotogallery dell’evento: buona visione ed alle prossime Muse!
I NUMERI DELLA NOTTE DELLE MUSE 2018
Riconfermati, anche per l’edizione 2018, i numeri della Notte delle Muse: circa 4000 i passaggi nei 3 giorni dedicati alle Muse e alla riscoperta dei Musei cittadini. Il brutto tempo che le previsioni meteorologiche prospettavano non ha fatto desistere la popolazione pinerolese che ha risposto con entusiasmo a questa seconda edizione.
Un programma intenso, che è stato composto e messo in atto grazie al contributo dell’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte. Il 2018 ha inoltre visto la Seconda edizione ampliarsi fino a coprire, con vari eventi preparatori, tutto il mese di maggio, che quest’anno è stato eletto a rappresentante della cultura cittadina, e votato alle Muse.
Un ringraziamento va a tutti i musei cittadini e ai collaboratori coinvolti, in particolare alle scuole che hanno organizzato varie attività. “Se dovessi definire con un aggettivo questa edizione, direi che si è trattato di una tre giorni “spettacolare” – afferma l’Assessore alla Cultura Martino Laurenti – Effettivamente abbiamo spettacolarizzato il patrimonio museale cittadino e non solo. Abbiamo portato anche un po’ di magia in alcune piazze con una suggestiva chiusura, domenica sera, in Piazza San Donato dove abbiamo regalato ai presenti un po’ di magia. Ringrazio di cuore tutti i musei, le scuole e i collaboratori coinvolti: è solo grazie a questa rete che siamo riusciti a creare un unicum di cui andiamo molto orgogliosi”.