Partiamo dall’inizio: è fresco di stamattina un annuncio che ha fatto parlare molto di sè. La rievocazione storica dedicata alla figura della Maschera di Ferro, la più grande manifestazione di Pinerolo specialmente sul piano di estensione, figuranti, spettacoli, ma sicuramente come numero di visitatori, non si farà quest’anno, investendo più a lungo termine per l’evento 2018 e procedendo ad una trasformazione a biennale.
“L’appoggio della Regione Piemonte e della Città di Pinerolo ci hanno infatti confermato la necessità di puntare su qualità e concretezza, dando il tenore che la manifestazione merita. Per primi i figuranti saranno protagonisti di uno scatto professionale: i “nostri” storici gruppi potranno studiare un anno in più nuove note, musiche, danze e coreografie, i “moschettieri” saranno invece studenti di corsi di scherma. E tante altre sorprese.
La rievocazione del mistero della Maschera di Ferro quindi ritorna nell’autunno del 2018, ancora più intrigante, ancora più bella, ancora più grande, soprattutto, con un format rinnovato e tutto da scoprire.
Nel ringraziare tutti coloro che hanno partecipato con passione alle passate edizioni, gli organizzatori assicurano che comunque negli anni in cui non si svolge la manifestazione, verranno proposte conferenze ed eventi attinenti allo storico tema.
Arrivederci quindi al 2018”
Gli organizzatori
Pensando al meglio
Credo sia dunque evidente fin da subito un aspetto, ma è bene rimarcarlo immediatamente: non è una azione che venga fatta per dolo: non c’è un Comune a danneggiare quello che poi è sempre stato un evento sicuramente di grande partecipazione cittadina anche a livello amministrativo, ma che ricordo è gestito ed organizzato da organi esterni di propria competenza. Quello che sinceramente capisco (e leggo) è una più comune, e non per questo meno triste, mancanza di fondi per le attività di tipo culturale: molto probabilmente il discorso della Regione che punta sulla qualità è da vedersi come un “vi possiamo dare di meno, e voi non è che riusciate a raccogliere molti altri fondi per conto vostro, perciò o vi preparate ad una edizione assai ridotta, oppure investite sul lungo periodo”. Si è scelta questa seconda opzione, il che ha portato a discussioni animate: vediamo dunque luci ed ombre della vicenda, pensando magari ad un qualche modo per uscirne incolumi. Il più possibile.
La strategia portata in atto è a mio avviso vincente: se manca denaro per un evento, è meglio dimezzarlo sui tempi ed ottenerne di migliori, specialmente se come viene detto si assisterà ad una riformulazione di quello che già io volte su volte su volte ho descritto come “scenico, ma con la paura che divenga ripetitivo”. Per carità, ci stanno alcune linee guida, come il corteo finale e lo svelamento di un personaggio famoso come Maschera, ma il resto stava scivolando davvero in spazi dispersivi e male equilibrati (non aggiungo poi altro, basti leggere il report dell’edizione 2016 qui:
http://www.pineroloplay.it/la-maschera-ferro-2016-report-galleria-foto/).
Ora però si parla di format rinnovato: io stesso lanciavo ipotesi di spazi più grandi, diversi, con maggiori eventi anche piccoli ma distesi lungo tutto il territorio cittadino. La promessa è fatta, faccio il nodo al sito e vi attendo al varco il prossimo anno.
Evitando il peggio
Tralasciando i cosiddetti “haters” che già non soffrivano tali tipologie di rievocazioni storiche a costo di negare il grande pubblico che hanno smosso (e pure il loro carisma, ma lì capisco che si possa andare a gusti), rimane però ovviamente il problema più grosso. Non è nemmeno grande, esatto, è grosso.
E si chiude nel “già ci sono poche manifestazioni grandi a Pinerolo, un anno senza una di queste e si scivola rapidamente nel paese infestato dalla peste dell’Armata Brancaleone”.
E’ chiaro da paragrafo precedente come il problema sia duplice: costruzione dell’evento migliore e originale, e fondi necessari a portarlo a termine, fondi che mancano, clamorosamente mancano. Però è anche totalmente vero che un vuoto del genere in un calendario eventi crea problemi non indifferenti per le tante attività cittadine che seguivano le giornate di festa ed i tanti turisti e visitatori che si riversavano per le vie pinerolesi in quei due giorni.
Quindi la domanda che vorrei fare diventa invece una affermazione.
Non si tratta di “allora si deve pensare a qualcosa in sostituzione?”, ma allora sì, si deve pensare assolutamente a qualcosa in sostituzione.
Volendo operare in tal modo si potrebbe pensare ad un momento sempre correlato alla figura della Maschera, che sia legato ad una sfilata o qualche attività a costo ridotto; far partecipare magari qualche stessa attività locale nel pensare a possibili momenti itineranti; dare risalto a eventi piccoli che scivolavano verso altre date proprio per evitare la concorrenza di un momento così tanto in grado di catturare l’attenzione sul territorio. Insomma, credo sia evidente che lasciare un semplice “buco” organizzativo sia controproducente per molti e per la città stessa. Bisogna mettersi un momento al tavolo e trovare piccole possibilità che unite ne facciano una più grande. Bisogna, e mi ripeto, che quelle stesse attività che possono lamentarsi del “mortorio pinerolese bla bla” si mettano direttamente in campo per scongiurarlo. Non si chiede all’associazione della Maschera di operare scelte miracolose od un duro lavoro solo per la gloria, ma magari trovare modo di farsi semplice madrina di un momento correlato negli anni dispari (che saranno quindi senza evento in grande) che possa garantire, anche con poco, anche tra tutti, un momento magari meno affollato sicuramente, ma non vuoto, ma non di solo silenzio.
Servono idee, e rapidamente: e voi, ne avete qualcuna? Cosa vorreste come evento pinerolese mancante? Ci sono stati tanti esempi in passato di eventi interessanti poi scomparsi (Festival della Musica, Pompieri in piazza e passando più allargati al Pinerolese ahimè si allunga la lista), magari per mancanza di fondi, ma perchè propriamente organizzati in piccolo e senza un momento preciso per restare sotto i riflettori. Chissà che non si trovi qualche spunto. Ad ora spero quantomeno che lo si cerchi. Qualcuno. Vi prego.