La donna leopardo, l’opera di Moravia al Sociale di Pinerolo il 22 novembre

Venerdì 22 Novembre 2019 ore 21.00, Teatro Sociale di Pinerolo
LA DONNA LEOPARDO

La donna leopardo, spettacolo teatrale tratto dall’ultimo romanzo di Alberto Moravia, è la prima regia teatrale di Michela Cescon. Quattro personaggi: un giornalista, il suo editore e le rispettive mogli Nora, creatura inquieta e affascinante e Ada innamorata e tradita, si trovano ad affrontare un viaggio in Africa, nel Gabon.

dal romanzo di Alberto Moravia
adattamento drammaturgico Michela Cescon e Lorenzo Pavolini
Regia Michela Cescon
CON Valentina Banci, Olivia Magnani, Daniele Natali, Paolo Sassanelli
impianto scenico, video e luci Diego Labonia, Simone Palma, Claudio Petrucci
stylist Grazia Materia
musiche Andrea Farri
cura del movimento Chiara Frigo
assistente alla regia Elvira Berarducci
progetto fotografico Fabio Lovino
regia Michela Cescon

La donna leopardo, spettacolo teatrale tratto dall’ultimo romanzo di Alberto Moravia, è la prima regia teatrale di Michela Cescon (che insieme a Lorenzo Pavolini ha curato anche l’adattamento drammaturgico del romanzo), attrice fra le più amate del cinema italiano: fra i titoli di cui è stata protagonista basta ricordare Primo amore di Matteo Garrone e Romanzo di una strage di Giordana che le valse il David di Donatello come miglior attrice non protagonista; nella prossima stagione cinematografica la vedremo accanto a Elio Germano ne L’uomo senza gravità diretto da Marco Bonfanti.
Lo spettacolo, prodotto da Teatro di Dioniso di Torino – di cui Cescon cura la Direzione Artistica dal 2017 – e dal Teatro Stabile del Veneto, ha il sostegno di IntesaSanpaolo. Il progetto ha coinvolto soggetti diversi ognuno dei quali ha dato il proprio contributo: Fondo Alberto Moravia – che ha ospitato nel maggio 2019 le prime prove «a tavolino» del lavoro regalando emozioni e suggestioni, la Casa editrice Bompiani, che per l’occasione ha curato una nuova edizione del romanzo di Moravia, accompagnato dal un prezioso «Invito alla lettura» curato da Lorenzo Pavolini, Pigrecodelta, partner nella promozione dello spettacolo, Festival della letteratura di Mantova che il 5 settembre scorso ha ospitando la talking performance a tre voci La donna leopardo, concept opera con Michela Cescon, Lorenzo Pavolini e Paolo Sassanelli, Zachar produzioni s.r.l..

Il progetto teatrale prende vita in coincidenza con due importanti ricorrenze: il trentennale della morte di Moravia (avvenuta a Roma il 26 settembre 1990) e i novant’anni della pubblicazione – nel 1929 – del romanzo che ne decreta il successo, Gli Indifferenti.
Dice Cescon: «È da alcuni anni che penso di portare in teatro un testo di Moravia, non uno dei suoi testi teatrali bensì un romanzo. Ho sempre pensato fossero perfetti per il palcoscenico e che ci fosse al loro interno una matrice teatrale; tra i suoi scritti si intuisce un’attenzione quasi registica ad uno spazio scenico, alla luce, ai luoghi come dei dipinti, ai personaggi dai dialoghi perfetti, con una scrittura adatta ad essere portata ad alta voce. Mi hanno sempre incuriosito i suoi racconti, i suoi romanzi brevi, ma quando lessi “La donna leopardo” capì che da lì volevo partire».
Quattro personaggi: un giornalista-Lorenzo – Colli, il suo editore e le rispettive mogli Nora, creatura inquieta e affascinante e Ada innamorata e tradita, che si trovano ad affrontare un viaggio in Africa, nel Gabon. Dalle atmosfere borghesi di una Roma conosciuta e notturna – dove le relazioni sono più nascoste e trattenute – all’Africa, che come dice Moravia è «il più nobile monumento che la natura abbia mai eretto a sé stessa», dove tutto diventa vero, senza struttura, esplode: l’uomo tende a dominare, la donna a sottrarsi, il possesso definitivo è impossibile e l’amore, come la vita, è uno stato d’allarme continuo.
I quattro attori/personaggi si muoveranno in uno spazio grande e libero, senza confini e strutture teatrali che lo delimitano. Non ci sono mura, non ci sono soffitti. Non ci sono oggetti, non si sfiora mai il teatro borghese: gli unici strumenti di rappresentazione sono il corpo e la voce degli attori, impegnati in una performance fisica, che avranno a che fare con strutture modulari, fondali illuminati, luci, ombre, fotografie, video e una forte drammaturgia sonora. Per la sua prima regia teatrale Cescon ha assemblato un team di eccezione: la partitura musicale è curata da Andrea Farri, premiatissimo autore di colonne sonore per teatro, serie tv e cinema; la creazione e la realizzazione dell’impianto scenico è affidata a LuciOmbre – Diego Labonia, Simone Palma e Claudio Petrucci – che crearono l’impianto scenico ed illuminotecnico per il pluripremiato The Coast of Utopia la trilogia di Tom Stoppard diretta da Marco Tullio Giordana, che Cescon produsse con la sua Zachar Produzioni S.r.l. nel 2012; la stylist Maria Grazia Materia che ha creato i costumi, la coreografa Chiara Frigo che ha curato il movimento e Fabio Lovino, fotografo di fama internazionale che ha ideato l’immagine grafica della locandina e realizzato un reportage fotografico del lavoro.
Particolare ed intrigante anche la scelta degli attori.
L’inquieta e ambigua Nora è affidata a Olivia Magnani, nipote d’arte, che ha saputo negli anni ritagliarsi uno spazio nella cinematografia internazionale lavorando con registi quali Sorrentino e Faenza e, nel 2018, Ridley Scott nel film Tutti i soldi del mondo che racconta il rapimento di John Paul Getty III, avvenuto a Roma il 10 luglio del 1973;
la disillusa e sensuale Ada avrà invece il corpo e la voce di Valentina Banci, attrice molto carismatica e con una solida carriera teatrale (lavora con Leo de Berardinis, Giancarlo Cobelli, Gianluigi Pieralli, J.S.Sinisterra, Paolo Magelli, Massimo Castri, Valerio Binasco, Roberto Latini) e televisiva; nel 2019 la vedremo nel cast di Extravergine la nuova comedy di FoxLife per la regia di Roberta Torre, nella parte di Irene Laurier, ex sex symbol internazionale di b-movies e mamma sregolata della protagonista Dafne/Lodovica Comello.
Flavio Colli, editore, uomo di successo, all’apparenza superficiale e sicuro di se sarà Paolo Sassanelli, noto al grande pubblico grazie a serie di successo come Un medico in famiglia (dove interpreta Oscar Nobili) e L’Ispettore Coliandro (dove è l’Ispettore Gamberini), attore che passa con disinvoltura e bravura dalla tv, al teatro (con Pierfrancesco Favino cura la regia dello spettacolo Servo per due di Richard Bean in tournée con grandissimo successo dal 2013 al 2016) al cinema dove lavora fra gli altri con Matteo Garrone (Terra di Mezzo), Giorgia Cecere (In un posto bellissimo), Giuseppe Piccioni (Giulia non esce la sera), Francesco Amato(Cosimo e Nicole), Paolo Genovese (Sei mai stata sulla luna?), Paolo Virzì (Notti magiche). Nel 2017 gira suo primo lungometraggio come regista Due piccoli italiani. Nel 2018 il film viene selezionato fuori concorso al Bari International Film Festival.
Chiude il quartetto di attori Daniele Natali, il nevrotico, cerebrale e geloso Lorenzo. Attore e doppiatore (è la voce di Milo Ventimiglia nella serie Heroes e di Dan Byrd nella serie Cougar Town,) in teatro lavora fra gli altri con Fausto Paravidino, Duccio Camerini, Luca Archibugi, Antonio Ianniello. È nel cast del film Sulla mia pelle di Alessio Cremonini e Nevermind di Eros Puglielli (2018).
Ha preso parte a diverse serie televisive (Distretto di polizia, Don Matteo 4, Rex e nel 2019 lo vedremo nel cast della terza serie dedicata a Rocco Schiavone).

Biglietti: Platea Intero Euro 22,00 Ridotto convenzioni e giovani fino a 28 anni Euro 19,00
Galleria Intero Euro 20,00 Ridotto convenzioni Euro 17,00 Speciale giovani fino a 28 anni Euro 10,00
Loggione Intero Euro 10,00 Speciale Giovani fino a 28 anni Euro 5,00

Vendita biglietti: Turismo Torino e Provincia – Ufficio di Pinerolo Via Duomo, 1 – Tel. 0121-795589
ON-LINE su www.vivaticket.it – il giorno stesso dello spettacolo dalle ore 19,30 presso la biglietteria del Teatro Sociale INFO: Comune di Pinerolo – tel. 0121.361271/3

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