PINEROLO ADERISCE ALLA “CARTA DEI DIRITTI DELLA BAMBINA”.
In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, il Comune di Pinerolo adotta la “Carta dei diritti della bambina”, documento promosso da FIDAPA. Nove articoli per affermare che “Ogni bambina ha il diritto di essere se stessa – qualunque cosa voglia dire per lei – e di essere felice sempre!”
Il Comune di Pinerolo, su proposta di FIDAPA BPW Italy /Sezione di PINEROLO e della Commissione Pari Opportunità, con delibera in Consiglio Comunale ha adottato la “Carta dei diritti della Bambina”.
La Carta, arricchita dalle illustrazioni di Sefora Pons, è disponibile e consultabile e sarà presentata da FIDAPA e letta dall’Associazione L.a.A.V. nel corso del Corteo per ricordare tutte le donne vittime di violenza, a Pinerolo sabato 24 novembre.
La “Carta dei diritti della Bambina” è stata approvata e presentata la prima volta nel 1997 al Congresso della BPW Europe (FIDAPA appartiene alla Federazione internazionale Business and Professional Women – BPW). La Carta è un documento unico nel panorama della cultura di genere e nel corso dei decenni è stata aggiornata per essere congrua con le leggi e i principi che si sono via via evoluti nel settore di riferimento.
Le varie sezioni italiane FIDAPA da anni lavorano per la Carta, promuovendone i contenuti, creando informazione e dibattito, presentandole alle varie istituzioni locali ai fini della sua adozione.
La nuova Carta dei Diritti della Bambina
Ogni bambina ha il diritto:
Articolo 1
Di essere protetta e trattata con giustizia dalla famiglia, dalla scuola, dai datori di lavoro anche in relazione alle esigenze genitoriali, dai servizi sociali, sanitari e dalla comunità.
Articolo 2
Di essere tutelata da ogni forma di violenza fisica o psicologica, sfruttamento, abusi sessuali e dalla imposizione di pratiche culturali che ne compromettano l’equilibrio psico-fisico.
Articolo 3
Di beneficiare di una giusta condivisione di tutte le risorse sociali e di poter accedere in presenza di disabilità a forme di sostegno specificamente previste.
Articolo 4
Di essere trattata con i pieni diritti della persona dalla legge e dagli organismi sociali.
Articolo 5
Di ricevere una idonea istruzione in materia di economia e di politica che le consenta di crescere come cittadina consapevole.
Articolo 6
Di ricevere informazioni ed educazione su tutti gli aspetti della salute, inclusi quelli sessuali e riproduttivi, con particolare riguardo alla medicina di genere per le esigenze proprie dell’infanzia e dell’adolescenza femminile.
Articolo 7
Di beneficiare nella pubertà del sostegno positivo da parte della famiglia, della scuola e dei servizi socio-sanitari per poter affrontare i cambiamenti fisici ed emotivi tipici di questo periodo.
Articolo 8
Di apparire nelle statistiche ufficiali in dati disaggregati per genere ed età.
Articolo 9
Di non essere bersaglio, né tanto meno strumento, di pubblicità per l’apologia di tabacco, alcol, sostanze nocive in genere e di ogni altra campagna di immagine lesiva della sua dignità.