Report ufficiale:
Un’altra sensazionale pagina di sport per Sestriere è stata scritta sabato 30 maggio 2015 in occasione della penultima tappa del Giro d’Italia. Una frazione di alta montagna: 199 km con partenza da Saint Vincent e traguardo a Sestriere con il passaggio al Colle delle Finestre, Cima Coppi di quest’edizione del Giro.
Il protagonista assoluto è stato Fabio Aru che dopo aver scalato il Finestre, straripante di appassionati, si è reso protagonista di un finale di frazione veramente entusiasmate. Ripresa la testa della corsa tra Usseaux e Pragelato, il ventiquattrenne capitano dell’Astana a due chilometri all’arrivo, posizionato all’altezza di Piazza Agnelli, ha dato fuoco alle polveri facendo il vuoto alle sue spalle. Ogni volta che si alzava sui pedali per rilanciare l’azione una folla oceanica, assiepata oltre le transenne (che seguiva l’epilogo della corsa dai maxi schermi), rispondeva con applausi sempre più intensi ed un tifo da stadio. Applausi che hanno accompagnato il giovane sardo “sestrierese d’adozione” (dal momento che da un paio d’anni si prepara al Colle) sino alla linea del traguardo che ha tagliato a braccia levate con la grinta e l’entusiasmo che lo contraddistinguono e che lo rendono speciale.
Una tappa magnifica che ha riscosso un grande successo televisivo a livello nazionale con il 30 per cento di share. Tutti davanti alla tivù per seguire la cavalcata verso il traguardo a Sestriere di Fabio Aru, orgoglio della sua Sardegna (tantissime la bandiere con lo stemma dei quattro mori dei suoi fan club) e dell’Italia intera che ha trovato in un ragazzo semplice, capace di soffrire, piangere e gioire un nuovo idolo del ciclismo. Per lui il secondo posto finale nel Giro d’Italia (fu terzo nel 2014) due tappe vinte (Cervinia e Sestriere) e la Maglia Bianca di miglior giovane.
Onore alla maglia rosa Alberto Contador che ha vissuto una giornata di crisi sul Colle delle Finestre superata e gestita da vero fuoriclasse. Il “pistolero” è giunto sesto al traguardo di Sestriere, staccato di 2’25’’ da Aru e preceduto nell’ordine Ryder Hesjedal, Rigoberto Uran, Mikel Landa Meana e Steven Kruijswijk. Contador all’arrivo ha indicato con le mani il numero 3 come le edizioni del Giro d’Italia da lui vinte anche se ufficialmente con questa sono 2 dal momento che quella del 2011 gli è stata revocata per una discutibile vicenda legata al doping. Durante la conferenza stampa, tenutasi a fine gara al Palazzetto dello Sport di Sestriere, Contador, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha riconosciuto in Aru “un rivale più esplosivo di Nibali, un ragazzo del quale non si conoscono ancora i limiti” dandogli un bel 10 in pagella per come ha gestito questo Giro d’Italia.
Applausi anche per Fabio Felline, diciottesimo al traguardo, atleta torinese della Trek che a Sestriere è praticamente di casa, uno dei primi ciclisti dell’era moderna ad allenarsi sulle strade attorno al Colle.
Grazie a tutti coloro che hanno contribuito al successo di questa tappa ed anche a tutto il bellissimo pubblico del ciclismo che ha condiviso con Sestriere questa giornata memorabile.
Domenica 31 maggio la tappa conclusiva, da Torino ha Milano, è stata una semplice passerella per i corridori dopo tre intense settimane di corsa. La classifica finale del 98° Giro d’Italia ha visto Contador vincere con il tempo totale di 88h22’25’’ con Aru secondo staccato di solo 1’53’’ davanti a Landa Meana con un ritardo di 3’05’’.
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