Una incredibile serata di sport a Pinerolo quella di giovedì 25 febbraio 2016, atta ad onorare le due tappe del Giro d’Italia di quest’anno che proprio dalla nostra città arriveranno e partiranno: grandi campioni in un palco che gli stessi presentatori ammettono essere “unico, mai si erano visti così tanti tutti insieme”, bel colpo per Mr. Chiatellino, la cui passione per le due ruote è ormai mito. Spettacolo e storie di grandi tappe, volate sul filo del rasoio ed allunghi che hanno fatto la storia del ciclismo, ma pure uno sguardo al futuro con le promesse della nuova stagione. Un momento sicuramente da ricordare, ma pure con qualche ombra, che stavolta però lascio a fondo pezzo, per una volta partiamo dalle cose belle, e che cose!
Le grandi due ruote
Sul palco in rosa del Teatro Sociale arrivano a presentare nomi noti per chi segue questo sport via reti RAI: Fabretti, Lelli, De Luca e Beppe Conti, supportati dalla madrina del Giro Giorgia Palmas. Voci storiche, che accompagnano in scena i due grandi gruppi di ospiti. Ed i nomi qua non hanno davvero bisogno di presentazione: Adorni, Basso, Moser, Gimondi, Saronni, Hinault, Fondriest, Bugno, Bettini, Argentin, Cipollini, Ballan. Il loro carnet di imprese li precede: cercateli anche sulla rete e rimarrete senza fiato; in questa serata una grafica a video ha ripreso i momenti salienti delle loro carriere, regalando davvero alte emozioni sportive. Si è dato poi uno sguardo al Giro di quest’anno, per scoprire quali saranno i momenti migliori per attaccare e le tappe più spettacolari, con l’aiuto del patron stesso della manifestazione Mauro Vegni: le stesse di Pinerolo sono garantite come palchi di gran spettacolo, con le cime più toste e la rivelazione nel passaggio di Pramartino, gradito all’epoca persino dai fedelissimi da Tour cugini d’oltralpe.Specularmente ai campioni del mondo, arrivano poi altre glorie passate e presenti, ed anche qui… poco da dire: Davide Cassani, altro corridore e voce storica di tanti Giri, ora CT della Nazionale, Gibo Simoni, “Il Falco” Savoldelli, ed ancora Pozzato, Sasha Modolo, Diego Rosa (il cui tifo campanilistico si è fatto sentire per bene in sala), Moser, Tiralongo, e per finire Aru e Nibali, che vedremo rispettivamente impegnati in Tour e Giro. Anche qua grande interesse per gli aneddoti raccontati, ricordando le passioni e le strategie di tante gare, talvolta anche passate insieme, come colleghi o come rivali, ma sempre sportivamente.
E qui veramente i momenti da riprendere sarebbero tanti, troppi: le scelte di squadra, le salite di Simoni e le discese paurose di Savoldelli, i mondiali vinti, la voglia ancora per i campioni del passato di scherzare e divertirsi ricordando le proprie lotte testa a testa ed i traguardi storici; veramente un qualcosa da ricordare e di cui essere fieri nell’averci partecipato anche solo come pubblico.
Ma al proposito…
Pinerolo, terra di ciclismo
Si è passato negli ultimi due anni un botto di tempo nel parlare della nostra città come storicamente capitale del cavallo, ma allo stesso grado sta la sua presenza ed il suo valore nel ciclismo: lo stesso vice direttore della Gazzetta, Pier Bergonzi, ha ricordato sul palco del Sociale quanto “il nome Pinerolo possa emozionare ogni appassionato di questo meraviglioso sport. Tappe come la Cuneo – Pinerolo sono attese da tutti ed ogni volta si sente quanto la stessa città sia affezionata alle imprese di questi campioni”. E Pinerolo il suo affetto per le due ruote lo ha dimostrato non solo nelle scorse edizioni, non solo con eventi a tema bici che paternalizziamo sempre andrebbero ampliaterrimi proprio per questo motivo, ma pure già da questa serata stessa: ci saranno state almeno 500 persone in coda per potere partecipare, in un serpentone che dall’ingresso del Teatro è arrivato sino alla sommità di Corso Torino. La gente ama il ciclismo, ma una gestione come quella di questa serata non aiuta ad avvicinarlo alla gente (chiasmo voluto): è un dispiacere tremendo il vedere come già almeno 200 posti del teatro fossero stati pre assegnati come inviti, lasciando al pubblico generico non così tanto spazio. Vero ovviamente che anche fosse stato libero per tutti l’evento probabilmente il Sociale non avrebbe contenuto tale presenza di pubblico ugualmente, ma forse si sarebbe dovuto pensar ancora più in grande, quantomeno spazialmente. Ora, vien da sè che riflessioni simili potrebbe infastidire qualcuno, e che si voglia giustamente dare spazio alle autorità locali e personalità consimili, ma veramente: c’è tanta fame di ciclismo, teniamolo a mente ed eviteremo così sia i dispiaceri, sia chi lancia nel populismo la manifestazione riducendola al “che bello così levan le buche dalle strade”. Che è anche vero, ma E’ UN ALTRO DISCORSO.La cosa infatti che mi ha fatto più piacere è che queste stesse riflessioni non sono venute solo a me od a gente in sala tra i “prescelti che ce l’hanno fatta grazie a due ore di attesa”, ma ad un campionerrimo quale il buon Vincenzo Nibali.
E’ proprio lo Squalo dello Stretto a chiudere il suo intervento con un: “Prima ho visto la quantità di persone che stavano in coda per riuscire ad entrare, e non erano lì per curiosità, ma proprio perchè amanti del ciclismo. E se sono davvero così tanti, mi piacerebbe ritornare, qua a Pinerolo, ma in un posto magari più grande e dove si possano raccogliere tutti”.
Grande Squalo. E via di gallery: