Da comunicato:
Giovedi 24 novembre 2016 alle ore 21
presso L’ASS. Culturale Stranmore In via Ettore Bignone,89 – Pinerolo (TO)
il gruppo Pinerolese di Amnesty International organizza una serata dal titolo:
Giustizia per Berta Caceres, ambientalista assassinata in Honduras
I relatori saranno:
Alessandro Coassolo, responsabile Amnesty International Piemonte e Valle d’Aosta
Giampaolo Soro, coordinamento America Latina Amnesty International
Durante la serata sarà proiettato un video testimonianza della figlia di Berta, Bertita: racconta alcune delle attività degli ambientalisti in Honduras e della vita di sua madre.
Info sulla serata:
ll 2 marzo 2016, Berta Caceres, una coraggiosa attivista ambientale e dei diritti degli indigeni, è stata uccisa da uomini armati che erano entrati nella sua casa a Intibucá, Honduras. Berta e il Consiglio civico delle organizzazioni indigene e popolari di Honduras – COPINH, portavano avanti una campagna contro la costruzione di una centrale idroelettrica chiamata Agua Zarca e l’impatto che essa avrebbe avuto sul territorio del popolo Lenca.Questa lotta aveva esposto Berta a un enorme rischio e continua ad essere una grande minaccia per la vita degli altri membri del COPINH e di altre organizzazioni che mettono in discussione la realizzazione di progetti economici nel territorio Lenca (come il movimento indigeno indipendente Lenca di La Paz – MILPAH). Berta, leader della lotta per i popoli indigeni, per i contadini e per l’ambiente in Honduras, partecipò al Primo Incontro Mondiale dei Movimenti Popolari in Vaticano, dando anche la sua testimonianza in presenza di Papa Francesco.
Prima del suo assassinio, Berta aveva più volte denunciato gli attacchi e le minacce di morte contro di lei. Berta godeva di fama internazionale: se questo è accaduto a lei, tutto può accadere a qualsiasi altro difensore. Dal giorno dell’omicidio di Berta Caceres, Amnesty International ha documentato una serie di minacce e abusi contro coloro che cercano di ottenere giustizia per lei o che riferiscono di azioni compiute dalle potenti compagnie contro le comunità indigene o i contadini locali. Sei mesi dopo il suo omicidio, almeno altri due difensori sono stati uccisi e altri quattro aggrediti.
Il 2 maggio 2016, l’ufficio del Procuratore generale honduregno ha arrestato quattro uomini coinvolti nel crimine e ha riferito che i sospetti avevano legami con la Desa, l’azienda costruttrice della diga di Agua Zarca a cui Berta si era opposta e l’esercito. La mancanza di trasparenza nelle indagini, compreso il fatto che la famiglia è stata tenuta sistematicamente all’oscuro per quanto riguarda gli sviluppi, e il rifiuto di mettere in discussione alti funzionari, sta compromettendo l’indagine. La mancanza di giustizia in questo caso è un chiaro segnale che i difensori dei diritti umani possono essere uccisi e che nulla sarà fatto al riguardo.
Unisciti a noi nel sollecitare il governo dell’ Honduras a rendere la giustizia alle vittime e a proteggere i difensori del diritto all’ambiente. Chiedi al governo honduregno di perseguire i responsabili dell’omicidio di Berta e invia un forte messaggio per prevenire ulteriori uccisioni di difensori.