In questa puntata di Mistero: le correlazioni tra la Fiera di Pinerolo ed i cambiamenti climatici. Cosa porta sempre a mutare il tempo in pioggia, più o meno abbondante nell’esatto giorno di questa manifestazione?
Ok, scherzi a parte ma queste cose non cambiano mai, così però come la stessa fiera in questione.
Ho già scritto altre volte al proposito, interrogandomi sull’utilità intrinseca di questo momento pinerolese, non tanto come evento in sè ma più come nome: si tratta di un mercato allargato più che un aspetto fieristico vero e proprio, con l’aggiunta di spazi per il settore agricol-allevatore che sempre più di rado in ogni caso ne fa uso diretto per l’acquisto di macchinari, trattori ed animali. Vari spazi per la vendita di cibo da strada, ma che restano un po’ lì così, con qualche passaggio di pubblico ma senza nulla di eccezionale; pubblico stesso che ormai si uniforma quasi in una media dai 60 anni in su, composto da chi perlopiù ha la consuetudine di “andè alla fera”, specialmente per le ultime aree dette.
Il fatto è che a lasciare il tutto così, con addirittura gli stessi banchi di sempre negli stessi posti, si resta statici, se non si fanno passi indietro: in un paio di casi alcuni standisti non si sono proprio presentati, e la stessa piazza Cavour è rimasta sostanzialmente vuota.
Altro purtroppo non ho più infatti da scrivere, senza quantomeno già ripetermi o dire cose dello scorso report (che trovate qua http://www.pineroloplay.it/fiera-pinerolo-2016-foto-qualche-considerazione/); probabilmente arriverà un giorno nel quale mi limiterò a pubblicare una galleria di foto, e le considerazioni saranno sempre le medesime, e poi forse mi renderò conto che le stesse foto saranno uguali di anno in anno.
Al proposito, ecco quelle di quest’ultima edizione: