Ma perchè?
Fine delle due parole.
O per meglio approfondire: dopo che per anni e anni scrivo le stesse cose, perchè continuare a ripetere lo stesso reportage?
C’è stato il sole, la gente è uscita ed il passaggio c’è stato, questa forse una vera novità, ma dopo che lo scorso anno si parlò di ricerca di un rinnovamento (e pure con qualche passo in avanti), tutto si è concluso lì.
Ritorna una fiera agricola sempre più povera (ed anche perchè i pochi contadini rimasti si rivolgono da altre parti, magari per prezzi più modici), banchi da mercato che la rendono un mercato, scusate la ridondanza di termini, come quello del mercoledì o del sabato mattino spalmato su due giornate, e dove giostre a parte (ma già presenti sin da prima, e durate ancora dopo, quindi direi piuttosto un’entità a sè stante) ci sono sempre le stesse identiche cose.
Non starò però a riscrivere possibili vie o idee, perchè l’ho fatto in almeno altre due occasioni: vi invito però a visitare altre pagine del sito, usando lo spazio di ricerca, per leggervi gli articoli sulle versioni precedenti della fiera, e capire perchè, dopo un po’, anche un prolisso come il sottoscritto non ha più molte parole da spenderci.
E qualche foto.