Ha esordito sabato 27 e domenica 28 settembre 2014 La Classica di Pinerolo, manifestazione tutta nuova dedicata al mondo delle biciclette vintage e delle grandi corse degli anni che furono. In tanti combatterono armati della propria due ruote sulle nostre strade, e così si riprendono le loro gesta, attraverso percorsi per professionisti ed amatori, piccole gare e persino qualche momento di informazione storica davvero interessante. In sella, dunque, e pronti al reportage!
Sabato 27: Cronosfida e notte bianca
Gli intrepidi ciclisti di mezzi rigorosamente dai vent’anni fa ad ancora più indietro si danno appuntamento per la prima sfida dell’evento: una “Crono senza tempo” disputata lungo i viali di Corso Lequio, e con partecipanti di tutte le età. A parte il momento sportivo, sicuramente fatto con grande goliardia e voglia di mettersi in gioco, il che lo ha reso davvero molto divertente anche solo da vedere, motivo di interesse è stato proprio il piccolo circuito realizzato, che ha permesso ai presenti di potere vedere all’opera queste due ruote del passato, così come l’abbigliamento di un tempo: cappelli con visiera, occhialoni fendi aria e marchi che hanno fatto la storia del ciclismo italiano. Davvero una piccola cosa ma di ottima fattura: discorso invece a parte per la Serata Vintage.
Infatti si è trattato di una semplice notte bianca, con chiusura di Corso Torino e qualche appuntamento musicale lungo le vie e fuori dai locali. Intendiamoci: animare le serate come detto anche in pezzi precedenti è sacrosanto e giusta via, ma si sarebbe potuto cogliere la palla al balzo per rimanere organicamente a tema con la manifestazione: non per niente molto successo lo ha riscosso la piccola pista da ballo anni ’50 preparata a fianco di Piazza Vittorio Veneto; chissà come sarebbe stato ricostruire proprio le atmosfere delle serate di allora, con costumi e musica dell’epoca. Faccio ammenda, sfocio probabilmente nello snob, ma in una serata Vintage dedicata al ciclismo del passato, sentire musica da disco unz unz… mi ha un po’ lasciato interdetto, o semplicemente mi aspettavo qualcosa di più a tema dalla bella grafica retrò di cartelli e volantini.
Domenica 28 – Percorsi ed Expo
Domenica mattinieri gli appassionati si sono trovati a disposizione ben 3 itinerari per riportare sulla strada le loro gloriose bici: un Percorso Romantico di 24 km pianeggianti tra le bellezze dei nostri comuni, da Pinerolo a San Secondo, per poi chiudere un anello attraverso Osasco, Baudenasca ed Il Torrione; un Percorso Sportivo, per i ciclisti più allenati, con ben 54 km di strada arrivando sino a Bricherasio e Cavour, ripegando poi sulla zona Zucchea/Macello e ritornando infine in città; più breve ma molto più impegnativa la Variante del Grimpeur, con 13 km da percorrere in aggiunta a quanto già solcato sulle due ruote con le salite più dure verso Roletto e Costagrande. Davvero quindi una ottima scelta, aiutata da una mappa vivace e segnalazioni lungo tutti i percorsi detti, che si sono dimostrati una piacevole esperienza (se non sfida) per tutti i ciclisti partecipanti.
Nel mentre sin dal mattino la parte finale di Corso Torino è stata allestita a mo’ di mostra storica, con bici d’epoca, evoluzione del mezzo da quello simile a carrozze del secolo scorso ai velocipedi, alle prime forme di tandem per ospitare due persone: tante curiosità anche dal mondo dei motori, con auto vintage e motorini dei primi modelli.
L’hobbista ha poi potuto trovare anche spazi dedicati appositamente alla riparazione e restauro di queste vecchie glorie ciclistiche, con un mercatino dedicato a pezzi di ricambio, ruote, raggi ed ogni altra parte. Gran finale con lo spettacolo del Mago Pongo e la premiazione dei partecipanti a questa prima edizione, svoltasi peraltro parallelamente al Mercatino dell’Antiquariato, dando così offerta ancor maggiore ai visitatori.
Che dire dunque di questa prima Classica: un ottimo rodaggio per un evento nuovo ed originale, adatto sia per gli amanti della bici che per i semplici curiosi, ma soprattutto un’ottima base per espandersi ancor di più in una prossima edizione, sfruttando al 100 % le proprie tematiche e trasportandoci ancor di più all’interno degli anni d’oro del ciclismo italiano.
Gallery Crono senza tempo
