Davvero incredibili suggestioni sonore quelle che hanno chiuso la Rassegna Chitarristica Pinerolese 2014, grazie alle corde dell’Ensemble chitarristico “Lia Trucco” del Civico Istituto Musicale Fergusio di Savigliano, e con la direzione del maestro Alasia. Per “ensemble” si intende un gran numero di chitarre che, come in una orchestra vera e propria, uniscono le loro musiche realizzando un risultato che lascia senza parole, ancor meglio sottolineato dalla ottima acustica della Basilica di San Maurizio.
La prima parte del programma è sicuramente la più classica, con la Sonata in mi maggiore di Scarlatti, il Canone in re maggiore di Pachelbel, il Rondò alla Turca mozartiano ed infine Rossini e la sua Overture de Il barbiere di Siviglia: brani che magari i meno esperti non identificano da un nome, ma che sicuramente avrete già sentito in più di una occasione, resi impeccabilmente dal gruppo, composto anche da elementi molto giovani, che non potranno dunque che migliorare ulteriormente in futuro. Dopodichè intervallo ed ecco che i brani diventano assai più moderni, così come diventa più casual lo stesso abbigliamento dei musicanti: spazio quindi alle colonne sonore (Il Cacciatore e Mission: Impossible), alla musica pop (Penny Lane dei Beatles) ed a suggestioni da oltre oceano, con i brani argentini di Piazzolla, Verano porteno e Milonga del angel, ma con l’incredibile Paisaje cubano con lluvia di Myers: tutte le chitarre si uniscono nella rappresentazione sonora di un temporale, dove ogni possibile uso dello strumento, dalle corde pizzicate a colpite con violenza, creano davvero l’atmosfera di un panorama sotto la pioggia, in un crescendo che va poi a concludersi calmandosi mano a mano, sino al ritorno del sereno. Un successo confermato dal pubblico presente per delle esecuzioni davvero originali e sempre bene orchestrate, e che magari potremo riascoltare anche in futuro nelle nostre case (nel corso della serata è stato registrato un disco demo con i vari brani).
Per concludere, uno di quei casi musicali in cui non troverete molte foto di fine concerto, poichè chi vi scrive era troppo impegnato ad applaudire con gusto; così termina dunque la rassegna di quest’anno, con un appuntamento già segnato per quella dell’anno venturo.