Spolier: alla fine hanno vinto loro.
L’edizione 2019 del Carnevale di Pinerolo è partita con non poche polemiche: i proibitivi costi per la sicurezza della classica sfilata dei carri lo avevano trasformato in un qualcosa di più “casalingo”, termine improprio ma utilizzato nella sua accezione di fatto in casa, di fai da te, ad opera di Comune e Proloco Pinerolo. Lo scorso anno saltò propriamente del tutto, e questa è stata più volte definita l’unica via possibile per riuscire a mantenere qualche festeggiamento. Polemiche e vari bla bla che tutti bene conosciamo, ma ecco che si arriva alla prova del nove di domenica 3 marzo.
Si parte da Piazza Roma, con quello che più che un corteo definirei una parata, di bizzarre creature ed allegri personaggi: gli uccelli dispettosi o grandi e alti della Sportica sfilano per le strade e sotto i portici, capitanati e ritmati dalla musica della Abbady Jazz Band; a chiudere la sfilata immancabile Gianduja e Giacomette, per salutare tutti i bambini e regalare qualche caramella.
Si arriva quindi in Piazza del Duomo, dove si è potuto trovare un piccolo palco per spettacoli divertenti di acrobazie e magia, musica, gonfiabili, una piccola giostra e qualche spazio mangereccio per la merenda; sopra a tutti, dall’alto, una pioggia di bolle di sapone.
Meno affluenza dunque delle edizioni passate? Sicuramente, ma se continuassero i problemi di passaggio dei carri, devo dire che la strada intrapresa è corretta, e bisogna non solo seguirla ma ampiarla. Siccome ho notato alcuni punti in comune con i pomeriggi estivi in cui si chiude proprio Corso Torino per varie attività, perchè non ricalcare a questo punto, con ovviamente più tempo a disposizione per organizzare, nei suoi aspetti più positivi?
Penso ad esempio ad una strada piena di musica, anche dai locali (che per una volta possono tenere aperto la domenica pomeriggio), di animazione ed artisti di strada, che potrebbero piazzarsi lungo vie e piazze dopo una parata ancora più grande e musicale.
Penso che sono contento di aver visto come alla fine abbiano vinto loro, i bambini, che in tanti mascherati si sono divertiti ugualmente tutti insieme, e che si potrebbe pensare ad aree tutte per loro, dove poter giocare o farsi qualche foto nei panni dei loro beniamini.
Penso che sono contento di aver visto anche qualche genitore in costume, e che sarebbe divertente dare un qualche piccolo premio (niente di che, anche mangereccio) a tutti coloro che si presentassero mascherati, per condividere insieme l’allegria del momento, che dovrebbe essere in teoria lo scopo finale del Carnevale; ed al proposito, potrebbe essere bello aggiungere anche la presenza di qualche altra maschera locale, come già successo in passato tra l’altro, e che non è strettamente correlato alla presenza dei carri.
Così pure la presenza dei gruppi delle varie città: sono unicamente legati al fatto di marciare dietro o davanti un carro per potere venire a festeggiare da qualche parte?
In conclusione: abbiamo già assistito ad esempi come San Pietro Val Lemina, in cui il Carnevale storico è diventato una piccola manifestazione quasi in sordina per la mancanza della sfilata: quella di Pinerolo potrebbe essere la chiave di volta, e di svolta, ovvero sostituire non i carri in sè, ma il loro spazio con altre possibili attrattive, riempiendo il più possibile gli spazi di colore e di spettacolo.
Ah, e ciò non toglie di unire il tutto all’eventuale ritorno dei carri, come diceva Maccio “Meglioabbondare”.
Ed ora le fotografie di qualche momento del pomeriggio: