Di ritorno domenica 12 marzo l’edizione 2017 del Carnevale di Pinerolo, che ormai annualmente chiude il periodo delle feste carnevalesche, e che forse potrebbe iniziare ad utilizzare tale caratteristica anche su di un piano promozionale: parecchie volte sento infatti persone usare frasi tipo “ah c’è ancora il Carnevale, ma siamo in ritardo, non ha senso ora etc etc.”; dato che ormai non è più problema ma tradizione radicata (nonchè unico modo per non farlo capitare in giorni di altri carnevali in grande), pensate che differenza si possa raggiungere nel vendere tutto ciò reclamizzato come “Pinerolo – l’ultimo Carnevale dell’anno, l’ultima occasione di fare festa in compagnia nelle nostre valli, non perdetelo!”
Ma sto già facendo digressioni, mannaggia, riprendiamo parlando dell’evento in sè.
Dopo un piccolo ritardo rispetto a quanto fissato, si parte in un Corso Torino affollatissimo con il corteo, quest’anno preceduto da un gruppo dei lavoratori della PMT, scelta che ha portato a qualche discussione: giusto? Sbagliato? Per mio parere, il discorso si pone nel mezzo: sicuramente una scelta coraggiosa quella di porre in luce durante un evento di così forte richiamo un problema invece serio di questi ultimi mesi, specchio di come per qualcuno chi lavora nelle tue aziende sia semplicemente un dato da spuntare o meno su di un PC, e non persone con storie, famiglie, una vita. D’altro canto però inserito in un contesto come quello del Carnevale è forse un po’ fuori luogo: sia perchè i temi meritano contesti di maggiore serietà (od a questo punto sarebbe calzata di più una partecipazione “ironica” con cartelli pieni di frecciate verso i piani alti e chi li abbia posti in tali condizioni, ma suppongo sia difficile quando da ridere c’è ben poco), ma pure perchè vale semplicemente come ulteriore dimostrazione di solidarietà da parte del Comune mostrata ai cittadini… che fortunatamente già conoscono però questa faccenda, ed avendo dimostrato più volte supporto a tali persone. Dunque sì, se lo scopo era far conoscere il problema ai partecipanti, credo che almeno un buon 70% dei presenti ne fosse già pienamente al corrente. Ed anzi, ho sentito pure di mio orecchio un inquietante “ma ancora questi, pure qua stanno”.
Ma riprendiamo con la sfilata, che ha dimostrato quest’anno diverse idee piuttosto carine, come le Bande Musicali acconciate in modi particolari e con relativi brani in coordinato; il ritrovare personaggi storici che vadano dall’800 al ‘900 sulla coda del buon Gianduja e delle sue Giacomette. Plauso d’onore anche all’allegra compagnia del Gruppo Le Ali di Bibiana, i cui ragazzi affetti da disabilità di vario tipo, ci hanno dimostrato una grande energia e voglia di divertimento.
Segue quindi la più tradizionale sfilata di carri e gruppi in musica, con diverse creazioni in parte già viste in altri Carnevali locali, ma dove ho notato un buon numero di figure mostruose, dalle streghe di Carmagnola ai temibili elfi della crisi di Racconigi; ma ancora tante le idee, che passano dalla tradizione al regno animale, dal fondo del mare ai cartoni animati. Interessante poi la trovata delle luci su alcuni carri, che hanno illuminato così le feste serali e (parzialmente) notturne del Baccanale della sera precedente, in comune alle attività dei tanti ristoranti e locali pinerolesi, che per una volta hanno registrato rapidamente un “tutto esaurito” in quanto a posti a sedere. Il pomeriggio scanzonato giunge poi così al suo termine in piazza Vittorio Veneto, dove ancora per qualche ora si sono potuti vedere da vicino questi grandi mezzi coloratissimi e ballato con i tanti gruppi partecipanti.
Segue una galleria di fotografie della giornata, come sempre da ingrandire con un click per rivedersi l’evento, e magari pure ritrovarsi in mezzo alla festa!