BEETHOVEN PIANO
domenica 19 gennaio 2020
Ore 16:30 guida all’ascolto | Ore 17:00 concerto
Accademia di Musica di Pinerolo
Gabriele Carcano pianoforte
Ludwig van Beethoven
Sonata in la bemolle maggiore op. 26
Sonata in la maggiore op. 101
Matteo Manzitti
Sonata
Ludwig van Beethoven
Sonata in fa minore op. 57 Appassionata
Il 2020 è l’anno di Ludwig Van Beethoven, tutto il mondo si prepara a festeggiare i 250 anni dalla sua nascita. Così fa l’Accademia di Musica di Pinerolo che dedica al grande compositore di Bonn un intero ciclo sviluppato attraverso le diverse formazioni, per piano solo, duo, trio e orchestra. Per piano solo dopo Romanovsky (nel passato concerto del 7 gennaio) è molto atteso Gabriele Carcano, tra i pianisti italiani più affermati della sua generazione.
Vincitore di numerosi premi, Carcano vanta una carriera internazionale che spazia dal recital a concerti con orchestra e alla musica da camera e collabora con artisti quali Stephen Waarts, Enrico Dindo, Sergej Krylov, Marie-Elisabeth Hecker, Quartetto Hermes, Danilo Rossi, Viviane Hagner, Andrea Lucchesini e Lorenza Borrani. Artista Steinway, Carcano dedica l’intero concerto al genio di Beethoven, incastonando tra alcune delle sue più famose e apprezzate sonate – Sonata in la bemolle maggiore op. 26, Sonata in la maggiore op. 101, Sonata in fa minore op. 57 Appassionata – quella del giovane compositore Manzitti, dedicata a Beethoven.
L’appuntamento è domenica 19 gennaio nella sala concerti dell’Accademia di Musica, alle 16:30 per la guida all’ascolto tenuta da Simone Ivaldi, alle 17:00 per il concerto. (Biglietti 15, 12, 5 €. Prevendita presso l’Accademia di Musica, viale Giolitti 7 – Pinerolo | 0121321040 | Prenotazioni: noemi.dagostino@accademiadimusica.it).
IL CONCERTO
Una serata interamente dedicata al genio di Beethoven per celebrare il duecentocinquantesimo anno beethoveniano è quella che ci offre il pianista Gabriele Carcano, orgoglio dell’Accademia di Musica. L’ascesa compositiva del genio di Bonn viene solitamente divisa in tre periodi: il periodo giovanile, in cui Beethoven impara e sperimenta lo stile viennese, il periodo eroico, in cui viene fuori la vera anima di Beethoven, il tardo periodo, in cui Beethoven trascende se stesso e le regole che lui stesso ha contribuito a dettare. Il programma di questo concerto offre una panoramica sull’intero excursus compositivo beethoveniano. La Sonata op. 26 appartiene al periodo giovanile e contiene al suo interno la celebre marcia funebre nella atipica tonalità di mi bemolle minore, tonalità estremamente tesa e cupa, e inizia con una serie di variazioni e non con un movimento in forma sonata. La sonata op. 57, l’Appassionata, è tra le più famose e apprezzate dal pubblico e dallo stesso Beethoven che la considererà la sua migliore sonata per pianoforte fino alla composizione della Hammerklavier op. 106. La sonata op. 101 è anch’essa per Hammerklavier, vale a dire per tastiera a martelli, ma è meno imponente della sorella maggiore e appartiene al periodo tardo. Incastonata tra questi colossi, la sonata del giovane compositore Manzitti, dedicata al Sommo autore.
GABRIELE CARCANO
Gabriele Carcano è tra i pianisti italiani più affermati della sua generazione, vincitore di numerosi premi, ha una carriera internazionale che spazia dal recital a concerti con orchestra e alla musica da camera. Dopo la vittoria nel 2004 del Premio Casella al Concorso “Premio Venezia”, debutta al Teatro La Fenice e al Regio di Torino. La sua carriera l’ha poi portato ad esibirsi in sale e stagioni quali la Tonhalle di Zurigo, la Salle Pleyel di Parigi, Herkulessaal di Monaco, Musashino Hall di Tokyo, Konzerthaus di Berlino, Jerusalem Theatre, Società del Quartetto di Milano, International Piano Festival al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, Carnegie Hall di New York, Accademia di Santa Cecilia di Roma, Teatro la Pergola – Amici della Musica di Firenze, Auditorium du Louvre di Parigi o per il Festival Radio France – Montpellier, Piano aux Jacobins di Toulouse, Lac di Lugano, French May di Hong Kong, Fundacion Scherzo di Madrid, Kissinger Sommer Festival, Mecklenburg-Vorpommern Festival, Rheingau Festival e tanti altri.
Nel gennaio 2010 è proclamato vincitore del Borletti Buitoni Trust Fellowship, riconoscimento prestigioso che lo inserisce tra i migliori giovani talenti della scena musicale internazionale, ottenendo un immediato invito da parte di Mitsuko Uchida al festival di Marlboro, a cui ha poi partecipato per quattro edizioni. Ha poi partecipato alle tournée di Musicians from Marlboro in città quali New York, Boston, Philadelphia, Washington DC, Toronto, Montreal.
Gabriele Carcano ha suonato con orchestre quali Orchestre National de Montpellier, Orchestra da Camera di Mantova, Staatskapelle Weimar, Orchestra Verdi, Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra di Padova e del Veneto, Petruzzelli di Bari, Teatro Comunale di Bologna, collaborando con direttori come Ton Koopman, Lawrence Foster, Alain Altinoglu, Stephan Solyom, Ion Marin, Claus Peter Flor, Clemens Schuldt, Federico Maria Sardelli, Maxim Emylianichev.
Eccellente camerista, lavora regolarmente in duo con il violinista Stephen Waarts e collabora con artisti quali Enrico Dindo, Sergej Krylov, Marie-Elisabeth Hecker, Quartetto Hermes, Danilo Rossi, Viviane Hagner, Andrea Lucchesini, Lorenza Borrani.
Il suo primo album, interamente dedicato a lavori giovanili di Brahms, è apparso nell’estate 2016 per l’etichetta Oehms Classics, seguito da altri due nel 2018 per Rubicon Classics, da solista con musiche di Schumann e in duo con Stephen Waarts. Le sue pubblicazioni hanno ricevuto recensioni entusiastiche da Fonoforum, Sunday Telegraph, the Idipendent, Amadeus, BBC Radio 3 e per due volte il Supersonic Award dalla rivista francese Pizzicato.
Tra gli impegni dei prossimi mesi Gabriele Carcano suonerà con l’Orchestra da Camera di Mantova, alla Società del Quartetto di Milano, all’Unione Musicale di Torino, alla Wigmore Hall di Londra, Lucerna, Budapest e sarà nuovamente in residenza al Lac di Lugano.
Tra il giugno 2020 e la primavera del 2021 presenterà l’integrale delle Sonate di Beethoven in Giappone.
Nato a Torino, inizia lo studio del pianoforte a 7 anni e si diploma con il massimo dei voti a 17 anni, al Conservatorio G. Verdi della sua città, proseguendo poi gli studi sotto la guida di Andrea Lucchesini all’Accademia di Musica di Pinerolo e di Aldo Ciccolini. Dal 2006, grazie al sostegno dell’Associazione De Sono, della Fondazione CRT e del premio Banques Populaires – Natexis, si stabilisce prima a Parigi, dove frequenta i corsi di Nicholas Angelich presso il Conservatoire National Supérieur de Musique, perfezionandosi anche con Marie Françoise Bucquet. Riceve anche i consigli di pianisti quali Leon Fleisher, Richard Goode, Mitsuko Uchida, Alfred Brendel.
Dall’autunno 2015 insegna all’Accademia di Musica di Pinerolo.
Gabriele Carcano è un’artista Steinway.