Andra e Tatiana Bucci, scampate da Auschwitz, a Pinerolo dal 3 al 6 febbraio

auschwitzDa comunicato stampa: Nell’ambito delle iniziative collaterali alla Giornata della Memoria, la Città di Pinerolo, l’Associazione degli Ex allievi del Liceo Ginnasio “Porporato” di Pinerolo, in collaborazione con diverse realtà del territorio pinerolese, propongono un significativo programma di incontri con Andra e Tatiana Bucci.
Andra e Tatiana Bucci furono internate con la mamma, la zia, la nonna e il cuginetto Sergio De Simone a Auschwitz-Birkenau. Avevano 4 e 6 anni.
28 marzo 1944. “Quella sera i tedeschi entrarono in casa. Noi bambini eravamo a letto. La mamma ci svegliò e ci vestì. Vedemmo la nonna in ginocchio, davanti ai soldati. Li implorava di salvare almeno noi. Oggi andiamo nelle scuole a raccontare ai giovani la verità, affinché la nostra memoria continui attraverso voi”, queste le parole di Andra e Tatiana Bucci.
– Il 4 aprile 1944 furono scaricati sulla rampa di Auschwitz-Birkenau. Con la prima selezione, nonna Rosa fu mandata al gas. Mamma Mira con le bimbe Andra e Tatiana raggiunsero Birkenau a piedi insieme a Gisella e Sergio. Furono tutti tatuati. Sergio e le cugine la stessa notte furono separati dalle loro mamme e spediti nella baracca dei bambini. Il dottor Mengele, l’angelo della morte, si presentò una mattina nella baracca 11 e disse: “Chi vuol vedere la mamma faccia un passo avanti…” 20 bambini tra i 5 e i 12 anni si fanno avanti. Tra loro c’era Sergio: “quel bimbo così bello, al quale nessuno avrebbe osato fare del male”, aveva detto un giorno mamma Gisella. Per i 20 bambini il destino era segnato: destinazione lager di Neuengamme. Tutti i bambini, sottoposti ad atroci torture e sperimentazioni, furono uccisi il 20 aprile 1945. E’ diventato il giorno del Ricordo. Sulla lapide nel giardino di rose bianche piantate in memoria della tragedia dei 20 bambini di Bullenhuser Damm si legge: Qui sosta in silenzio, ma quando ti allontani parla.

Andra e Tatiana Bucci saranno nel pinerolese dal 3 al 6 febbraio con un intenso programma di incontri:
MERCOLEDI’ 3 FEBBRAIO: arrivo in tarda mattinata a Pinerolo e pranzo al CFIQ – presso il Germoglio. Nel pomeriggio incontro con allieve/i del CFIQ
GIOVEDI’ 4 FEBBRAIO: in mattinata visita alla Scuola dell’Infanzia “Sergio De Simone” di S. Germano Chisone, nel pomeriggio, incontro con allieve/i dell’Engim presso Salone Murialdo
VENERDI’ 5 FEBBRAIO: ore 9.30 incontro con studenti del Liceo Porporato, ore 11.30 incontro e pranzo con studenti dell’Istituto Alberghiero presso Istituto Prever
SABATO 6 FEBBRAIO
-Ore 10.30 Torre Pellice – Biblioteca della Resistenza – Museo stampa clandestina. Incontro con Comitato Val Pellice Valori Resistenza e Amministrazione Comunale di Torre Pellice
-Ore 11.00 omaggio al monumento alla Battaglia di Pontevecchio – Luserna San Giovanni
-Ore 11.30 incontro presso Museo Resistenza di Luserna San Giovanni con ANPI e Amministrazione Comunale di Luserna San Giovanni

SABATO 6 FEBBRAIO, ORE 17,30
Incontro con la cittadinanza – Salone del Circolo Sociale di Pinerolo
“Saranno giornate intense, toccanti e indimenticabili per i giovani e per tutti noi che incontreremo le signore Andra e Tatiana – spiega il Sindaco, Eugenio Buttiero -. La loro storia e quelle delle loro famiglie commuove nel profondo e sentire dalle loro voci i ricordi di quegli anni credo sia il modo migliore per trasmettere il ricordo, la memoria di quello che è stato perché non debba mai, mai più ripetersi. Un grazie sincero va a tutti coloro che hanno reso possibili queste iniziative, alle scuole che hanno aderito con convinzione e a tutte le realtà del territorio che hanno promosso incontri e attività. Un grazie però speciale va ad Andra e Tatiana, per il loro impegno nel continuare a ricordare quel che è stato.”
“Siamo davvero molto onorati di poter incontrare queste due persone che condivideranno con noi momenti così drammatici della loro vita -spiegano il Vice Sindaco, Giampiero Clement e l’Assessore Roberta Falzoni -. Saranno giornate in cui il territorio pinerolese e tante scuole potranno vivere dei momenti di storia e di racconto umano che rappresenteranno un ricordo indelebile per tutti noi. Crediamo infatti sia indispensabile ‘coltivare’ la memoria, ma non solamente come un atto dovuto, non come un esercizio di storia, ma come momento di riflessione autentica, di vero insegnamento. Solo così la morte di un bambino come Sergio De Simone potrà trovare una qualche pace, nell’insegnamento del ricordo autentico e vivo di ciò che è stato ad altri bambini, ad altri giovani, a tutti noi. Un ringraziamento sincero va all’Associazione Ex Allievi del Porporato e all’ANPI, per aver fortemente creduto in questa iniziativa”

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