Un breve racconto del concerto che si è tenuto venerdì 13 settembre presso il Castello di Miradolo: in prossimità di un loro comune disco, si sono incontrate sul palco due sonorità per certi versi distantissime. Gli Archi Torti, quartetto classico dal gusto eclettico, e gli Africa Unite, piccola grande roccaforte del reggae con esplorazioni nella musica elettronica. Un connubio che riesce proprio nell’amalgamare i contrasti, e capire che in fondo la distanza non è così breve, quando si vuole mandare un uguale messaggio. Messaggio spesso che non gira intorno alle parole e va dritto al punto.
Questa volta parto dall’arrivo, dato che un’ora prima del concerto ho potuto assistere ad un fenomeno abbastanza raro dalle nostre parti: la coda. E questo non per cattiva gestione degli spazi, ma per una abbondanza di presenze che in poco tempo ha riempito il prato dietro al castello di appassionati, fan, famiglie ed amici venuti con una coperta a piazzarsi a sentire un po’ di buona musica. Seguendo un percorso di lucine (con bimbo che chiede se servano anche a far partire gli aerei), si è arrivati a destinazione, la cui presenza scenica è stata davvero invidiabile.
Luci sistemate nel modo giusto hanno colorato le antiche mura rendendole ottimo palcoscenico, mentre lo spazio un po’ defilato dal centro ha permesso qualche libertà in più sui volumi.
Quindi un momento veramente di livello, e premiato dalla presenza di pubblico, e che fa riflettere sul come questo luogo si possa prestare ad altri concerti nel futuro: potrebbe essere davvero da non sottovalutare. Ed ora la gallery con qualche immagine, che aggiorneremo nel caso in cui arrivi qualche foto ufficiale nuova:

LA GALLERY