Dopo quasi otto anni è tornata la Festa di Abbadia Alpina: un esperimento che ci ha regalato tre giorni di musica, buon mangiare e pure qualche momento culturale. Ma andiamo a vedere nel dettaglio cosa ci abbia riservato questo ottimo revival, diviso tra il capannone montato in Piazza Ploto e l’area dell’ex asilo.
Si parte venerdì con la Festa della Birra, una serata di hamburger, patatine e malto alla spina che ha attirato davvero un pubblico sopra ogni aspettativa. Giovani si trovano per due parole sul piazzale, bambini corrono in ogni dove divertendosi con la luce delle torce e per tutti il concerto degli Skamarcio ed il loro ritmo ska.
Buona apertura dunque, che si conferma nel sabato: gli animatori dell’oratorio abbadiese organizzano un vero percorso di tanti minigiochi per i più piccoli, mentre per tutti si apre il servizio gofri, dolci e salati; inoltre partono e continueranno anche nella giornata successiva i tour storici presso la chiesa di San Verano: un momento per riscoprire i tanti cambiamenti che di secolo in secolo la hanno trasformata nella struttura attuale, leggendone gli eventi nelle sue diverse parti, accompagnati da guide prestatesi per l’occasione. Presenti nel campetto oratoriale gli esperti cavallerizzi della CSE Pinerolo Gir, che in groppa a splendidi equini hanno mostrato andature ed acrobazie. Nella sera il capannone si fa pista da ballo per le danze occitane: La Peiro Douso scatena i suoi ritmi dell’alta valle e mette in movimento un numero davvero interessante di appassionati.
Si chiude infine con la domenica, che ha riservato un pranzo in compagnia e l’esposizione dei Vej Motor an Piassa, cimeli su quattro ruote insieme ad oggetti in legno e strumenti delle epoche passate. Nel pomeriggio ancora qualche momento di musica da parte del coro Past and Present Choir e delle giovani allieve del corso Voce del Verbo Cantare; conclusione con le magie per bambini, cresciuti e non, del Mago Pongo. In più per tutti gli amanti della natura si è svolta una passeggiata collinare a cura di Movambiente, che ha portato in tanti a scoprire i bei scorci visibili dall’alta Abbadia.
Un successo probabilmente neppure così tanto ipotizzato, e che invece ha visto attirare molte persone di tutte le età anche dai comuni vicini: ci si diverte, in semplicità ed allo stesso tempo offrendo tanti tipi diversi di attività. Le uniche osservazioni sono quindi dai toni positivi, ovvero di tenersi preparati per un prossimo anno ad accogliere ancor più visitatori, attirati da quanto possa raccontare chi ha partecipato. Così, in barba al coincidere con altre manifestazioni, Abbadia vince di cuore e di passione dei tanti volontari che hanno partecipato, dal Gruppo Alpini a quello nato proprio in questa occasione, gli Abbadia 2.0, a cui va il plauso ed il “preparatevi per la 3.0!”
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