Da comunicato:La serata di Domenica 14 febbraio 2016 presso il Teatro del Forte a Torre Pellice (To) alle ore 21 prevede la presentazione dell’opuscolo del XVII febbraio della Società di Studi Valdesi (ed. Claudiana) curato da Luca Pilone e Gabriella Ballesio dal titolo “Fedeli per secoli”- il film valdese del 1924 dedicato al film muto “I valdesi: Faithful for Centuries”(1924), nella versione restaurata nel 2015 dalla Fondazione Centro Culturale Valdese. Infatti, grazie ad un paziente lavoro effettuato nei laboratori de L’immagine ritrovata di Bologna e al lavoro portato avanti dalla Fondazione Centro Culturale Valdese in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino, la storica pellicola è stata pulita, riparata e digitalizzata ed è stata anche predisposta un’apposita colonna sonora che accompagna ora le immagini realizzate nel 1924.
Ingresso libero – Sarà disponibile il DVD in vendita a 10 euro e l’opuscolo a 6 euro
La presentazione verrà effettuata anche in val Germanasca il 12 febbraio alle 20,45 presso la Scuola Latina di Pomaretto (To), via Balsiglia 103.
I valdesi – Il film
Un film che ritorna, dopo la censura e l’oblio, a raccontare le sue storie…
Il film, realizzato nel 1924 da Nino Martinengo, finalmente ritorna a farsi conoscere… Infatti, dopo la prima (e unica) proiezione in un cinema romano del 1924, fu bloccato dalla censura fascista, che riteneva che potesse essere offensivo verso la religione cattolica, finendo così in una sorta di oblio e la sua distribuzione all’estero avvenne in maniera clandestina.
Il film – caldeggiato dal pastore Paolo Bosio, che desiderava presentare la storia dei valdesi in Italia attraverso uno strumento innovativo come il cinematografo – venne infatti dimenticato e la pellicola venne persa. Fortunatamente nel 1981 se ne ritrovò una copia (se pur ridotta e montata in maniera differente…) presso la sede dell’American Waldensian Society a New York e l’anno successivo si riuscì a presentarne una proiezione al Sinodo a Torre Pellice. La pellicola giunta fino a noi, un 35mm di acetato imbibito e virato, è rimasta per anni chiusa in una cassetta di sicurezza, prima di tornare agli archivi della Società di Studi Valdesi.
La pellicola, però, si è fatta ancora attendere… infatti solo recentemente è stata restaurata, con un intervento conservativo realizzato nel 2015 dai laboratori del centro L’immagine ritrovata di Bologna per conto della Fondazione Centro Culturale Valdese, che si è avvalsa di un contributo dell’8 per mille della Chiesa Valdese e della collaborazione del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Il restauro e la digitalizzazione sono stati realizzati a partire dalla pellicola originaria, che è stata scansionata e sottoposta a pulizia e stabilizzazione digitale. Sono stati prodotti un DCP da proiezione e un controtipo negativo 35 mm di conservazione. Nel giugno dello scorso anno si è avuta una nuova proiezione aperta al grande pubblico nel corso del festival internazionale “Il cinema ritrovato”.